Anche i minorenni potranno sottoporsi al Test Hiv senza il consenso dei genitori. E’ questa la proposta del Ministero della Salute per intensificare la lotta all’Aids: in molti casi i minorenni che temono il rischio di aver contratto il virus dell’immunodeficienza acquisita non si rivolgono ai propri genitori, per paura o imbarazzo, aspettando di diventare maggiorenni per sottoporsi al Test Hiv. Un errore grandissimo, che può compromettere sia la propria salute che quella altrui, che secondo il Ministro della Salute del governo Conte Giulia Grillo va assolutamente evitato.
Test Hiv per minorenni senza il consenso dei genitori per intensificare la Lotta all’Aids
E’ la vera e propria conquista del Ministero della Salute, rappresentato dalla voce del Ministro della Salute Giulia Grillo: sottoporsi al Test Hiv diventerà possibile per i minorenni senza il consenso dei genitori. Per effettuare il test, infatti, attualmente è necessario avere più di 18 anni, mentre i minori devono essere necessariamente accompagnati dalla componente genitoriale.
Garantire la possibilità di sottoporsi al Test Hiv senza il consenso genitoriale, spesso imbarazzante, è uno degli strumenti più efficaci per la lotta all’Aids. “Sono molto soddisfatta della positiva risposta dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza”, ha spiegato il Ministro della Salute Giulia Grillo in merito all’assenso dell’organo in questione.
Perchè è importante il Test Hiv per i minorenni senza il consenso dei genitori
Permettere che anche i minorenni possano sottoporsi al Test Hiv senza il consenso dei genitori è assolutamente non da poco. Si tratta, anzi, di uno degli strumenti più efficaci per la lotta all’Aids, considerato – dagli addetti ai lavori – una vera e propria conquista di Giulia Grillo, Ministro della Salute nel governo Conte.
Molto spesso, i minorenni non confidano ai propri genitori le loro paure e i propri timori: i motivi sono molteplici; il semplice imbarazzo nel rivelare di aver avuto un rapporto sessuale non protetto, o talvolta la paura di ammettere la propria omosessualità sono le ragioni particolarmente riscontrate per cui un minore non si sottopone subito al Test Hiv, per verificare se effettivamente ha contratto il virus dell’immunodeficienza acquisita.
“Per rendere più semplice l’accesso alla diagnosi per i giovanissimi è essenziale intercettare precocemente l’eventuale contagio da Hiv – ha spiegato il Ministro della Salute Giulia Grillo – o da altre malattie sessualmente trasmesse.” Molti giovani, infatti, compiono l’errore di aspettare la maggiore età prima di sottoporsi al Test Hiv. In questo modo non soltanto la malattia non viene trattata, portando a un deterioramento fisico di chi ha contratto la stessa, ma si rischia anche di aumentare i casi di contagio, compromettendo la salute altrui. E’ proprio tra i giovani che l’incidenza della malattia è maggiore.
Il Test Hiv è anonimo e gratuito
Una notizia importante per i minorenni, nell’ambito della lotta all’Aids, riguarda il Test Hiv al quale possono sottoporsi. Il Test Hiv è anonimo e gratuito: in questo modo è reso accessibile a tutti coloro che temono una situazione di pericolo, e non c’è il rischio che i genitori del minorenne possano scoprire che il proprio figlio si è sottoposto al Test Hiv.
Ovviamente, nel malaugurato caso in cui il risultato del test dovesse essere positivo, i genitori dovranno essere informati per legge, in modo da supportare il proprio figlio nella situazione di difficoltà. Secondo Fabrizio Marrazzo, rappresentante del Gay Center e responsabile Gay Help Line, si tratta di una conquista che da tempo si tentava di ottenere: l’incidenza dell’Aids e i nuovi casi sono, in percentuale, maggiormente riscontrati tra i giovani. Ovviamente, insieme alla possibilità di sottoporsi al Test Hiv senza il consenso dei genitori, è da garantire anche una campagna di prevenzione attenta e oculata per evitare che i casi si moltiplichino sensibilmente.
