L’obiettivo di molti ‘giganti’ del web è senza dubbio quello di permettere a tutti di navigare sul web. Scopo audace ma non impossibile da raggiungere: lo sanno bene aziende come Google e Facebook, che hanno avviato recentemente progetti interessanti come Project Loon e Internet.org
Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha reso noto che vuole portare Internet anche nei campi profughi. Durante la convention United Nations Private Sector Forum, il numero uno di Facebook ha dichiarato: “Essere connessi permetterà ai rifugiati di ottenere un maggior sostegno dalla comunità internazionale e mantenere un legame con le famiglie”.
L’obiettivo di Zuckerberg è eliminare il Digital Divide. Lo ha ribadito in una lunga lettera (firmata anche da Bono Vox, leader degli U2) inviata recentemente al New York Times, di cui riportiamo uno stralcio: “Troppe persone sono state lasciate fuori da una storia di successo che riguarda soprattutto il Nord del mondo e i centri urbani. Oggi più della metà delle persone su questo pianeta non ha accesso a Internet. Questo non è un bene per nessuno… Più aziende tecnologiche e più imprenditori devono prendersi maggiori responsabilità. Silicon Valley dovrebbe guardare oltre se stessa e intervenire di più su questioni come l’istruzione, la salute e la crisi dei rifugiati. Noi sfidiamo l’industria tecnologica a fare molto di più per coloro maggiormente emarginati, coloro stretti nella morsa della povertà, coloro al di là o ai margini della Rete“.
Mark Zuckerberg e Bono Vox hanno anche sottolineato che 9 abitanti su 10 della zone agricole dell’Africa sono privi dell’accesso all’energia elettrica. E’ doveroso, secondo i due, che venga favorito il suddetto accesso perché rappresenta il presupposto dell’accesso alla Rete.
