Negli ultimi giorni, nel mondo politico c’è un dibattito finito sotto i riflettori più degli altri, ovvero quello sulle affermazioni del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi sui partigiani. La Boschi, ospite di Lucia Annunziata in “In mezz’ora”, ha detto, dopo aver precisato che lei e Renzi rassegnerebbero le dimissioni se al prossimo referendum costituzionale vincessero i no:
“ANPI sicuramente come direttivo nazionale ha preso una linea, poi dentro ANPI ci sono molti partigiani, quelli veri, che hanno combattuto la Resistenza, non le generazioni successive, che votano sì alla riforma”.
Tali parole hanno fatto trasalire molti politici e gran parte della minoranza dem. L’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha scritto su Facebook:
“Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo già forse arrivati a un Governo che fa la supervisione dell’Anpi? E’ evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E che lo usi subito”.
Stizzito per l’atteggiamento del ministro Boschi, che pretende di sapere come avrebbero votato i partigiani che, oggi, non ci sono più anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, esternando la sua opinione e il suo forte dissenso alla visione della Boschi su Facebook:
“La discussione sui partigiani e il referendum costituzionale è surreale. Già dividersi tra Innovatori e Guardiani del tempio era insensato. Già cominciare lo scontro referendario più di cinque mesi prima del voto è demenziale… Nei decenni ho conosciuto tante figure chiave di combattenti per la nostra libertà. Come ogni altro che lo ha fatto, sono sicuro che molti di loro, se oggi fossero tra noi, direbbero no alla riforma Boschi, e non pochi altri la appoggerebbero”.
Stavolta Maria Elena Boschi l’asserzione sui partigiani se la poteva onestamente risparmiare, visto che nessuno può dire con certezza come si comporteranno altre persone alle urne. Sembra proprio che al Governo stia molto a cuore l’esito del referendum costituzionale, in programma il prossimo autunno. In caso di vittoria dei ‘no’, Renzi e i suoi si dimetteranno, Boschi compresa. Quest’ultima infatti ha precisato:
“Anche io lascio se Renzi se ne va, ci assumiamo insieme le responsabilità. Abbiamo creduto e lavorato insieme a uno stesso progetto politico.
