Modello 730: ecco cosa cambia con la nuova Legge di Stabilità

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Tax formIl modello 730 rappresenta, insieme con l’Unico, lo strumento utilizzato dalla maggior parte degli italiani per la dichiarazione dei redditi. L’obiettivo è quello di certificare compensi e proprietà al fine di verificare quali e quante tasse versare all’Erario per adempiere ai propri doveri di cittadino.

Chi è tenuto a compilare la dichiarazione dei redditi

I due modelli per la dichiarazione dei redditi vanno compilati da tutti i soggetti residenti sul territorio italiano che non rientrano nelle categorie esentate. Per procedere alla dichiarazione è necessario, prima di tutto, verificare di non rientrare tra i soggetti con diritto all’esenzione, verificare quale modello utilizzare, quali documenti allegare e quali sono le scadenze e le modalità per la presentazione che rispondono al modello scelto. Ma quali sono le categorie esonerate dalla compilazione della dichiarazione dei redditi? Si tratta, secondo le indicazioni ministeriali, dei soggetti che  percepiscono reddito proveniente solo da abitazione principale e relative pertinenze. Dei soggetti il cui reddito sia esente da imposta, i dipendenti che abbiano ricevuto reddito da un unico datore di lavoro il quale abbia già versato le imposte allo Stato. E ancora, i percipienti redditi inferiori ai 500 euro provenienti da fabbricato o terreni, i dipendenti dal reddito inferiore agli 8 mila euro annui, i pensionati percipienti meno di 7.500 euro l’anno.

Focus 730, cos’è e quali sono le principali detrazioni?

Sul modello 730 e la sua compilazione è possibile saperne di più consultando la guida on line guidafisco.it, una pratica soluzione per districarsi con facilità nei meandri del fisco e della burocrazia. La dichiarazione dei redditi attraverso il ricorso al modello 730 può essere fatta dalle seguenti categorie di soggetti che nel corso del 2015 hanno percepito reddito perché pensionati o lavoratori dipendenti; lavoratori in cassa integrazione o mobilità; soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca; sacerdoti dalla Chiesa cattolica; consiglieri regionali, provinciali, comunali; Lsu (Lavori socialmente utili); produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770 semplificato e ordinario), Irap e Iva.

Cosa è cambiato con la Legge di Stabilità 2016

Il Governo Renzi, con la recente Legge di Stabilità 2016, ha introdotto alcune novità relative ala dichiarazione dei redditi attraverso modello 730 o modello Unico. Vediamo insieme quali sono le principali. La prima riguarda i rimborsi 730 superiori a 4 mila euro: è stata abolita, infatti, la norma che prevedeva verifiche nei confronti dei contribuenti che applicano detrazioni per carichi familiari o eccedenze derivanti dalle precedenti dichiarazioni. La nuova legge prevede verifiche solo in caso di rimborsi di importo rilevante, maggiori a 4 mila euro. I tempi per le verifiche sono stabiliti in entro quattro mesi dalla dichiarazione. In merito alle spese sanitarie, dovranno essere trasmesse entro una certa scadenza, pena pesanti sanzioni.

Questo riguarda principalmente il modello 730 precompilato e interessa tutti quei dati che ospedali, ambulatori, strutture convenzionate al sistema sanitario nazionale e non devono obbligatoriamente trasmettere all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2016. Le sanzioni previste in caso di omissioni o ritardi sono fissate in una range tra i 100 e i 50 mila euro. La sanzione può essere evitata se l’invio avviene con un ritardo massimo di 5 giorni oltre la scadenza o dopo la segnalazione da parte dell’Agenzia, se invece il ritardo accumulato non è più di 60 giorni, la multa è ridotta di 1/3, diventando da 66,66 euro  a 20mila euro.

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