Morto Bernardo Bertolucci, biografia e filmografia regista italiano

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Morto Bernardo Bertolucci, biografia e filmografia regista italiano

È un triste lunedì per il cinema italiano e non solo, è morto oggi a Roma Bernardo Bertolucci. Il regista si è spento dopo una lunga malattia all’età di 77 anni.

Chi era Bernardo Bertolucci

Difficile riassumere in poche righe chi era Bernardo Bartolucci, autore del cinema italiano per eccellenza, forse l’unico che ha saputo rappresentare degnamente la cultura della nostra nazione. È il registra di grandi capolavori cinematografici del ‘900 tra cui “Ultimo tango a Parigi”, “Il tè nel deserto”, “Novecento” e “L’ultimo imperatore” pellicola da 9 Oscar.

Biografia Bernardo Bertolucci

Bernardo Bertolucci è nato a Parma il 16 marzo del 1941. Il padre Attilio era un poeta, il cugino Giovanni un produttore cinematografico e il fratello Giuseppe un regista. Da giovane Bernardo Bertolucci si interessa alla poesia, come il padre e si iscrive a Lettere, alla Sapienza. Decide presto di abbandonare gli studi e inizia a muovere i primi passi nel mondo del cinema diventando l’assistente di Pier Paolo Pasolini. Usando una camera a passo ridotto gira due cortometraggi “La teleferica” e “La morte del maiale”. Bertolucci ha lavorato nel film “Accattone” del 1961 e sul set ha incontrato Adriana Asti, l’attrice è stata sua compagna. Dopo le prime esperienze, il regista ha seguito una strada diversa da quella pasoliniana decisamente poetica, per seguirne una più dura e realista, i personaggi di Bernardo Bertolucci sono immersi nel mondo contemporaneo e affrontano i cambiamenti esistenziali e politici. Dopo aver divorziato da Adriana Nasti, nel 1967 Bernardo Bertolucci sposa Maria Paola Maino, da cui divorzia nel 1972. Nel 1978 il regista convola a giuste nozze con Clare Peploe. Una curiosità su Bernardo Bertolucci è che il regista è ateo, durante un’intervista, sollecitato dal giornalista disse: «No, sono ateo, grazie a Dio. Come diceva Buñuel.»

Filmografia Bernardo Bertolucci

L’individualismo e il cambiamento sono delle tematiche che ricorrono in quasi tutte le opere di Bertolucci, come la seconda pellicola “Prima della rivoluzione” del 1964 dove il protagonista è un giovane che non riesce a reagire alla notizia del suicidio dell’amico e inizia una relazione con una donna matura e problematica. Alla fine sceglie di sposare l’ex fidanzata che non ama. L’ambiguità esistenziale è al centro di altri film come “Partner”, “Strategia del ragno” e “Il conformista”. La notorietà però arriva con “Ultimo tango a Parigi” nel 1972, film scandalo con Marlon Brando e Maria Schneider. Nonostante la censura il film si piazzò in cima alle classifiche degli incassi, poi la pellicola venne sequestrata e Bernardo Bertolucci venne addirittura condannato per “offesa al comune senso del pudore”. Il dissequestro è avvenuto nel 1987 e le copie integre sono custodite da cineteche estere. A maggio 2018 il film è tornato nelle sale, nella versione in lingua originale e restaurata.

La notorietà di Bertolucci è incrementata con le opere “Novecento” del 1976 che vanta un cast internazionale di rilievo come Robert De Niro, Gérard Depardieu e Burt Lancaster, ed è un affresco sulle lotte contadine emiliane dai primi anni del ‘900 sino alla Seconda guerra mondiale. Nonostante le vicende giudiziarie con la pellicola dello scandalo, Bernardo Bertolucci non si è fermato, e negli anni ’80 ha prodotto un colossal da 9 premi Oscar: “L’ultimo imperatore”. È l’unico regista italiano (insieme a Frank Capra) che ha vinto il premio di categoria. Dopo i film degli anni ’90 altrettanti famosi, “Il tè nel deserto” e “Piccolo Buddha” girati all’estero, Bernardo Bertolucci torna in Italia per dedicarsi alle sue tematiche preferite, ricordiamo infatti “The dreamers” del 2003. Nel 2012 invece ha girato “Io e te” trasposizione cinematografica dell’omonimo film di Niccolò Ammaniti.

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