Obesità infantile aumenta in Italia: fegato rischia
Da Redazione
Agosto 02, 2016
L’obesità infantile dilaga in Italia. La colpa è dello scarso esercizio fisico e delle pessime abitudini alimentari. I bimbi mangiano troppo junk food (cibo spazzatura).
Obesità infantile insidia per il fegato
La Fondazione italiana fegato ha scoperto, dopo molti studi nei laboratori dell’Area Science Park di Trieste, che il cibo spazzatura e l’eccesso di zuccheri rischiano di compromettere la funzionalità del fegato; insomma, l’obesità infantile è una seria insidia per tale organo. Le cellule del fegato, a quanto pare, non sono più in grado di assimilare la sovrabbondanza di grasso; quindi non è da escludere l’insorgenza della steatoepatite non alcolica e della steatosi epatica non alcolica. I ricercatori hanno notato che tali patologie, in caso di obesità infantile, progrediscono più velocemente rispetto all’obesità in età adulta.
Le ricerche sono state effettuate sui topi, in laboratorio. E’ stato notato che i topi alimentati con molti grassi e zuccheri sono stati colpiti dalle suddette patologie epatiche nel giro di poco tempo rispetto a quelli che venivano alimentati normalmente. Il professor Claudio Tribelli, direttore della Fondazione italiana fegato, ha spiegato:
“Considerando che l’obesità infantile è in esplosione anche da noi, e che il danno al fegato da sindrome metabolica diventerà nei prossimi anni la principale causa di trapianto, il modello sarà un’ottima piattaforma per studiare i meccanismi che portano al danno; capire le differenze maschio/femmina e testare farmaci e nuovi approcci diagnostici”.
Italia: boom di bimbi obesi
L’Italia ha un triste primato in Europa: quello relativo all’obesità infantile. Secondo dati diffusi nel 2015, nel Belpaese il 20,9% dei bimbi è in sovrappeso; il 9,8% obeso.
Medici e nutrizionisti ritengono che sono anche, e soprattutto, le cattive abitudini alimentari a favorire l’obesità infantile. E’ stato, ad esempio, accertato che l’8% dei bimbi italiani salta la prima colazione e il 52% mangia molto a metà mattina. I piccoli, inoltre, mangiano poca frutta e verdura.
Secondo un recente sondaggio, il 41% dei genitori ha rivelato che i figli bevono frequentemente bibite gassate e/o zuccherate.
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