Perché si dice Restare al verde?

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Molti sono i modi di dire presenti nella lingua italiana e le locuzioni utilizzate nel gergo popolare. Queste espressioni vengono tramandate da generazione in generazione, costituendo un bagaglio culturale e personale per tutta la popolazione. Nonostante le diversità che caratterizzano tutte le regioni italiane, i modi di dire sono nazionali e vengono utilizzati indistintamente dal nord al sud. Vediamo come mai si dice e da dove nasce l’espressione ‘Restare al verde‘.

Il berretto verde dei poveri

Il berretto verde dei poveri è una delle tante interpretazione che il modo di dire ‘Restare al verde‘ ha. Il significato più comune di questa nota espressione italiana è quello di indicare che si è rimasti senza soldi. Ma quale origine ha questo modo di dire? Come su detto, uno dei più significati più antichi è risalente al Medioevo, periodo durante il quale veniva fatto indossare un berretto verde a chi era povero. Questa pratica veniva adottata per schernire la persona appartenente a una condizione sociale meno abbiente.

Un’altra ipotesi è che il modo di dire ‘Restare al verde‘ nasca a Firenze. Nelle aste pubbliche nella città fiorentina, il magistrato utilizzava delle candele molto lunghe e colorate. Secondo quanto riportato sulle Note di Paolo Minucci, in ‘Malmantile riacquistato‘ del 1688, una volta che la candela consumata arrivava al colore verde, l’asta veniva terminata e battuta la fine.

La fodera interna del portafogli

La fodera interna del portafogli generalmente era di colore verde, pertanto, qualora si fosse rimasti senza denari, all’apertura del borsellino si sarebbe visto solo il colore della fodera. L’etimologia di questo famoso detto è assegnata anche alla teoria grazie alla quale, sempre durante il Medioevo, veniva accesa una lanterna di colore verde. Quest’ultima veniva accesa nei centri di accoglienza per far capire che il pranzo o la cena, a seconda dell’ora, erano pronti. La lanterna serviva per i ‘vergognosi‘, ovvero tutti coloro che non erano nati da famiglie povere, ma che erano andati in disgrazia. In questo modo, costoro avrebbero potuto accedere al centro senza dare nell’occhio e con discrezione.

Un’altra curiosa alternativa sulla nascita dell’espressione ‘Restare al verde‘ viene da Padova. nella città veneta c’è il famossissimo e noto Caffè Pedrocchi, all’interno del quale c’è una sala nella quale ci si può accomodare senza obbligatoriamente consumare. L’espressione potrebbe esser nata dal colore verde, ovviamente, delle pareti, che contraddistinguono la sala.

Il tavolo da gioco verde

Il tavolo da gioco verde era tipico nelle case e nei locali dove il gioco delle carte era praticabile. L’espressione ‘Restare al verde‘ potrebbe esser nata anche per il fatto che chi rimanesse senza fiches, avendo perso tutti i suoi soldi, non aveva altro che da guardare il tappeto di rivestimento del tavolo da gioco.

In Emilia Romagna il chiaro riferimento di questa espressione utilizzatissima in Italia era dovuto al colore verde delle prime cambiali esistenti. Va da sé che chi rimanesse senza soldi era costretto a richiedere queste cambiali e non poteva far altro che constatare di, appunto, ‘Essere rimasto al verde‘. Sempre in regione emiliana, questo detto è collegato a chi mangiava il cocomero. La buccia dell’anguria è verde e la tradizione popolare vuole che chi arrivi a mangiare il frutto raschiando fino alla buccia, sia in condizioni economiche davvero precarie. Questo perché non molti potevano permettersi di acquistare il cocomero e di certo non chi aveva una situazione di povertà. Dunque una volta che si aveva la possibilità di mangiare una fetta rinfrescante di anguria, davvero non se ne sprecava nulla.

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