Chi non si è mai domandato almeno una volta perché i Napoletani si chiamano anche Partenopei? La storia di questo epiteto è legata a miti e leggende risalenti a 3500 anni fa, secondo cui Napoli nasce grazie alla Sirena Partenope.
Napoli perché è chiamata anche Partenope? La leggenda della sirena
La Leggenda della Sirena Partenope parte dalla penna di Omero (contenuta infatti nel XII canto dell’Odissea). Ulisse, eroe arguto e molto curioso, decise di ascoltare a tutti i costi il canto delle sirene, le quali ammaliavano i navigatori con la loro voce angelica e melodica per poi ammazzarli.
Avvisato dalla maga Circe, Ulisse prese delle precauzioni: si fece mettere tappi di cera all’orecchio dai suoi uomini, e si legò all’albero maestro della sua nave ordinando di non essere mai slegato. Fu in questo modo furbo che, Ulisse non fu vittima delle creature marine. Le sirene non sopportarono un simile affronto e deluse si ammazzarono schiantandosi sugli scogli.
La sirena Partenope a causa delle correnti marine giunse tra gli scogli di Megaride (dove oggi sorge Castel dell ’Ovo). Alcuni pescatori la trovarono e iniziarono a venerarla come una dea. Toccate le rive dell’isolotto, il corpo della sirena scomparve trasformandosi nella morfologia del paesaggio partenopeo. Non caso se si osserva il golfo del Napoli, il capo si trova ad oriente, sull’altura di Capodimonte ed il piede, ad occidente, nei pressi di Posillipo.
La sirena diventa protettrice di Napoli, ancora oggi chiamata Partenope
La sirena Partenope fu nominata la protettrice del luogo dando il nome a quel piccolo villaggio. Da allora, pur se sono passati secoli Napoli viene ancora definita “città partenopea” e la bella Sirena ne è il simbolo. In suo onore è stata pure installata una Fontana a Piazza Sannazzaro.
La scia del mito toccato anche i luoghi limitrofi alla città. Ad esempio Capri è definita come la terra delle sirene. E guardandola dal Golfo si notano i tratti di un corpo femminile con il capo sul monte Tiberio, e i fianchi in prossimità di monte Solaro.
