Poliziotti Stressati: Boom Suicidi in Italia, Disagio Raccontato in un Libro

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Poliziotti: Boom Suicidi

Poliziotti: Boom SuicidiLa Polizia italiana ha un male oscuro, quello dei troppi suicidi degli agenti. Il numero dei suicidi dei poliziotti è decisamente superiore a quello della media italiana. Nell’arco di 12 anni ben 137 agenti italiani si sono uccisi. E’ inquietante

 

Francesco Carrer, noto criminologo, e Sergio Garbarino, vicequestore e medico della Polizia, hanno voluto approfondire il tema delicato ed hanno scritto un interessante libro, “Lavorare in polizia: stress e burn out”.

“Possiamo effettivamente dire che il suicidio è la principale causa di morte degli agenti in servizio. Un dato che è realistico supporre anche più alto, visto che in molti casi e per varie ragioni il suicidio viene taciuto e fatto passare per un decesso naturale”, hanno asserito Carrer e Garbarino.

Carrer ha sottolineato che gli agenti arrivano spesso a suicidarsi per disturbi e disagi vari, nonché per il grande stress. Il libro è incentrato proprio su quest’ultimo fattore, che incide negativamente sulla vita dei poliziotti e, indirettamente, su quella dei cittadini.

Gli agenti e gli appartenenti alle forze armate si suicidano la maggior parte delle volte con la pistola d’ordinanza. Il dato è allarmante. Un soggetto stressato, infatti, è pericoloso per la collettività: è capitato spesso, infatti, che gli agenti, senza pensarci troppo, hanno ucciso in malviventi durante inseguimenti. Lo stress dei poliziotti, però, non è dovuto sempre a problematiche personali ma alla pessima organizzazione, alla carenza di mezzi e alla formazione inadeguata.

I poliziotti italiani devono, ogni giorno, lavorare in condizioni precarie. Non bisogna perciò imputare il loro stress solo a questioni personali; bisogna revisionare, indubbiamente, l’organizzazione e dare di più a chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita per la collettività.

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