Come volevasi dimostrare. Dopo una seduta lunghissima, durata oltre 5 ore, Il Csm ha votato, all’unanimità, il parere contro il disegno di legge dell’esecutivo sulla responsabilità civile. “Mette in pericolo l’autonomia della magistratura”, gridano i giudici.
E’ già la seconda volta che il governo Renzi diventa bersaglio della disapprovazione dei giudici: prima in merito alla riforma del processo civile; poi riguardo al taglio delle ferie.
“Il ddl mettendo a repentaglio l’autonomia e l’indipendenza della funzione giurisdizionale, potrebbe determinare un inesauribile contenzioso da parte di chi sia rimasto soccombente nella vicenda processuale. Quindi essere pur contro l’intenzione del governo, fonte di ulteriori rallentamenti della macchina giudiziaria”, recita il parere votato ieri sera.
Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini non ha preso parte alla votazione ma ha chiesto ai suoi colleghi di arricchire il testo, menzionando anche gli aspetti favorevoli del ddl, come la salvaguardia della responsabilità civile indiretta.
I giudici del Csm hanno contestato, tra l’altro, la possibilità dello Stato di rifarsi su un terzo dello stipendio netto del magistrato.
