La terza età va dai 75 anni. Questa è la nuova indicazione geriatrica che ha ribaltato completamente l’assunto secondo il quale, oggi si comincia invecchiare progressivamente quando ci si avvicina all’ottantina.
La nuova indicazione sulla terza età
Oggi come oggi, i grandi progressi della medicina hanno consentito l’allungamento della vita, soprattutto il miglioramento della salute spostando le lancette della vecchiaia completamente su un altro numero. Questo è molto importante perché ora le persone anziane vivranno una fase della vita molto delicata con delle prospettive diverse, ma soprattutto con una qualità di gran lunga più alta.
Anziani ieri e oggi: com’è cambiata la terza età
Sicuramente siamo davanti ad un modello societario che si distingue dalle epoche passate. Se esaminiamo gli anziani ieri e oggi, avremo una bilancia fatta di pesi differenti, dove 30 anni fa il ritmo di vita era ben lungi da quello di oggi.
Più nello specifico, oggi possono essere considerati a 360 gradi dei veri e propri “anziani” coloro che hanno dai 75 anni in su. Almeno queste sono state le indicazioni date durante il Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), tenutosi nella nostra capitale, Roma.
Siamo davanti un ribaltamento radicale delle credenze societarie di un tempo, credenze che sono cambiate in maniera netta e completa anche grazie ai numerosi progressi posti in essere dalla medicina, che ha portato all’interno della società azioni preventive e curative delle malattie, sino ad ogni sconosciute.
Il professore ordinario dell’Università di Firenze e direttore del dipartimento cardiovascolare dell’Ospedale Careggi Nicolò Marchionni ha spiegato che “Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980”.