In un borgo calabrese, Sellia (Catanzaro), che conta qualche centinaio di persone, è vietato morire. Il borgo è senza dubbio è favoloso e pittoresco, ma viverci è difficile: non c’è lavoro
Il sindaco di Sellia, per evitare che il borgo che amministra rimanga, a breve, disabitato ha deciso di emettere una curiosa ordinanza: “vietato morire”. Insomma, chi vive a Sellia non può permettersi di morire. Si deve stare in forma e vivere a lungo per evitare che il caratteristico borgo diventi spopolato. Visto che 6 abitanti su 10 sono over 65, il primo cittadino ha raccomandato loro di curare la salute.
La stramba ordinanza è stata firmata proprio due giorni fa, il 5 agosto 2015, dal dott. Davide Zicchinella, il sindaco di Sellia, che ha contattato l’Azienda sanitaria locale di Catanzaro per allestire nel borgo un punto dove gli abitanti possono recarsi per i prelievi di sangue. C’è di più: Zicchinella ha introdotto vantaggi e incentivi per chi si prende cura della propria salute, e sanzioni per i pigri e coloro si disinteressano della propria condizione fisica.
“Abbiamo pensato a questa, che può sembrare una provocazione, per far comprendere ai nostri concittadini l’esigenza di curarsi, considerato anche che finanziamo direttamente servizi molto costosi e importanti. Per questo chi usufruisce dei nostri servizi sanitari potrà contare su sconti e agevolazioni, chi non fa prevenzione e mette a rischio la propria salute e quella del nostro paese, dovrà pagare tasse aggiuntive“, ha dichiarato il sindaco, replicando alla risposta che ha ricevuto dagli abitanti di Sellia.
Zicchinella è fiero della sua ordinanza e parla di “primi risultati incoraggianti”. Nel primo mese di attività della struttura, ben 100 cittadini ne hanno beneficiato. Ciò testimonia che gli abitanti di Sellia hanno compreso perfettamente il senso dell’originale ordinanza, emessa nelle ultime ore dal dott. Zicchinella.
L’esempio di Sellia dovrebbe essere seguito da altri paesini e borghi italiani che rischiano di restare disabitati.
