Sigarette elettroniche: esperti chiedono il no allo stop da parte dell’OMS

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Gli attivisti anti tabacco e settanta esperti sanitari hanno chiesto all’OMS di non contestare la chiusura delle sigarette elettroniche. La speranza è quella di far propagare il meno possibile le malattie legato alle tradizionali sigarette.

No allo stop per le sigarette elettroniche

La produzione delle sigarette elettroniche non deve cessare. Questo quanto chiesto dalle associazioni anti tabacco e da un gruppo di 7o esperti nel settore sanitario attraverso una lettera indirizzata direttamente a Tedros Adhanom, che è l’attuale direttore generale dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In questi giorni a Ginevra si sta tenendo il meeting ‘Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco’ per definire tutte le direttive sulla politica sanitaria da seguire in merito anche alle sigarette elettroniche. Il fine della lettera inviata è quello di far porre delle domande in merito all’utilizzo della sigaretta elettronica e i relativi benefici rispetto alle tradizionali sigarette e forme di tabacco in circolazione.

Da considerare gli effetti della sigaretta elettronica

Non sono certi gli effetti che la sigaretta elettronica ha attualmente sull’uomo, ma ovviamente queste statistiche possono essere redatte solo dopo un utilizzo prolungato di essa, almeno per svariati decenni. Gli esperti sottolineano nella lettera che, però, già da adesso si hanno alcuni dati per affermare che le sigarette elettroniche sono meno dannose rispetto ai prodotti con combustione.

Umberto Tirelli, affermato oncologo, ha anch’esso firmato la lettera inviata all’OMS che sollecita il no verso la produzione da parte delle aziende. Come dichiarato all’Ansa, il professore ha dichiarato: “Ho sposato il principio della riduzione del danno già molti anni fa” – poi continua – “Sono fiducioso in una futura collaborazione tra le associazioni e l’OMS per avviare un percorso che tuteli il bene della salute pubblica”.

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