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Stepchild Adoption: Alfano Biasima Adozioni Gay perché contro Natura

Da Redazione

Febbraio 29, 2016

Stepchild Adoption: Alfano Biasima Adozioni Gay perché contro Natura

Alfano Avrebbe Scritto diversamente Legge su Unioni CiviliIl ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sottolinea ancora una volta la sua contrarietà alla stepchild adoption e alle adozioni gay in quanto contro natura

 

Il titolare del Viminale non ha peli sulla lingua e, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, ribadisce che non avrebbe dato l’ok al ddl Cirinnà se non si fosse raggiunto un accordo sullo stralcio del punto relativo alla stepchild adoption. Le adozioni di bimbi da parte degli omosessuali, secondo Alfano, sono contro natura:

“Noi abbiamo fatto quello che ci eravamo impegnati a fare, cioè sì ai diritti, no all’equiparazione al matrimonio e no alle adozioni per le coppie omosessuali. Comunque se avessi dovuto scrivere io quella legge l’avrei scritta diversamente”.

Le affermazioni di Alfano sono state criticate, anche aspramente. C’è chi ha tacciato il ministro dell’Interno di oscurantismo. Andrea Orlando, ministro della Giustizia, difende la legge sulle unioni civili e la reputa scritta nel migliore dei modi:

“Abbiamo fatto una buona legge e sono convinto che la sua applicazione è destinata a cambiare il senso comune e rompere i pregiudizi. Sullo stralcio della stepchild, un dibattito più avanzato e maturo consentirà alla politica di fare questo ulteriore passo, perché è vero che i magistrati sono chiamati a colmare lacune, dove queste ci sono, alla luce dei cambiamenti sociali, ma questo non può mai costituire un alibi per il legislatore”.

Insomma, il ministro Orlando auspica che a breve il Parlamento approvi anche la disciplina sulla stepchild adoption. Nonostante sia stato stralciato dal ddl Cirinnà il punto sulla possibilità di adottare il figlio naturale del compagno o della compagna, il 25 febbraio 2016 è una data che resterà nella storia in quanto per la prima volta, in Italia, i partner conquistano diritti importanti, come la reversibilità e il diritto all’eredità. C’è chi, però, è rimasto con l’amaro in bocca. Graziella Puglisi, responsabile di Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali), ad esempio, ha asserito:

“Non mi sento di gioire anche se è già qualcosa entrare nel dibattito nazionale, un primo mattone; però a volte è stato triste assistere a come se n’è parlato, ci sono state discussioni aberranti in Aula”.

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