Sugar Tax, la campagna per tassare le bevande zuccherate
Da Redazione
Ottobre 17, 2018
E’ partita la campagna per la Sugar Tax, la tassa sui prodotti eccessivamente zuccherati (come bevande zuccherate e non solo) che portano a obesità e gravi rischi di salute. La campagna è stata già appoggiata da tantissime associazioni, e si è trasformata in vero e proprio appello al Ministero della Salute. In alcune realtà come il Regno Unito la Sugar Tax esiste già, e garantisce un minor consumo di prodotti rischiosi per la salute.
Malattie cardiovascolari principale causa di morte in Europa
La principale causa di morte in Europa è data dalle malattie cardiovascolari. Queste malattie possono svilupparsi a seguito del consumo eccessivo di prodotti in cui c’è un’eccessiva quantità di zuccheri aggiunti: merendine, snack, bevande zuccherate e non solo.
Oltre che a portare all’obesità, un fenomeno sempre più diffuso anche tra i bambini, consumare troppi zuccheri porta inevitabilmente a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre malattie non trasmissibili.
L’appello al Ministero della Salute
In Italia si discute da tempo sulla possibilità di introdurre la Sugar Tax: tassare gli alimenti con molti zuccheri aggiunti porterebbe a un minor consumo di questi stessi, e a una riduzione drastica dei fattori di rischio. La campagna per tassare questi alimenti è già partita: essa ha già visto l’appoggio di tante associazioni e chiede di sostituire agli zuccheri aggiunti altri ingredienti.
L’iniziativa è stata proposta dal Fatto Alimentare, ed è stata appoggiata dalla Società Italiana Diabetologia (SID), l’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), l’European Childhood Obesity Group (ECOG) e Slow Medicine.
Sugar Tax e il reinvestimento in prevenzione
Francesco Purrello, presidente della Società Italia Diabetoogia, ha parlato della campagna: «rappresenta un esempio concreto di questa volontà di voltare pagina, verso uno stile di vita più salutare. Ma perché la Sugar Tax abbia successo è necessaria inserirla e integrarla in un contesto più ampio di iniziative che investano i vari campi della prevenzione, dall’alimentazione sana ed equilibrata, alla lotta alla sedentarietà, alla promozione dell’attività fisica».
I diabetologi hanno, poi, parlato anche dei proventi derivanti dalla tassa, che potrebbero essere reinvestiti in misure di prevenzione.
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