Tubercolosi, a Bologna torna la paura. I casi sono 67

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La tubercolosi si ripresenta in Italia. Moltissimi i casi registrati nei primi del 2018 solo a Bologna. Il bilancio sembra debba ancora salire-

I dati della tubercolosi a Bologna

Uno studio portato a termine dalla sede di Forza Italia in Emilia Romagna ha determinato un elevato numero di casi di tubercolosi incentrati, soprattutto, nella città di Bologna. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, a partire dal 2018 il numero dei pazienti affetti da tubercolosi è salito ben a 67.

Si rende noto che questi 67 pazienti vengono seguiti distintamente in due diverse strutture sanitarie: 31 sono stati sposati dl Policlinico Sant’Orsola, mentre i restanti 36 vengono seguiti dalla Asl.

Il numero di casi di tubercolosi formatisi in soli sei mesi dall’inizio del nuovo anno è davvero allarmante. Anche nello scorso anno i casi di tubercolosi registrati nelle due strutture ospedaliere è stato molto alto. Infatti si contano ben 104 casi presso la Asl e 89 al Sant’Orsola.

La tubercolosi, che negli anni passati veniva diagnosticata in pazienti in maggior percentuali provenienti da altri paesi, in questi ultimi due anni viene contratta sempre più spesso anche da cittadini italiani.

Infatti, nello scorso anno, dei 193 pazienti ai quali era stata diagnosticata la tubercolosi 35 erano italiani, mentre in questo nuovo alto la percentuale maggiore è per i pazienti italiani.

La tubercolosi è la malattia più grave al mondo

Il prossimo 26 settembre ci sarà per la prima volta il vertice delle Nazioni Unite sulla Tubercolosi, che riunirà per discutere di questa gravissima malattia l’Organizzazione Mondiale della Sanità e molti capi di stato.

Medici Senza Fontiere punta il dito sulla disorganizzazione e sul modi di affrontare, ancora nel 2018, una delle malattie più mortali che siano conosciute al mondo.

L’esperta di tubercolosi Sharonann Lynch, che collabora con MSF nella campagna per l’Accesso ai Farmaci, ha dichiarato che i governi stanno affrontando questa malattia infettiva in maniera mediocre, data la sua altissima pericolosità.

Dato che la tubercolosi è considerata proprio la patologia più dannosa per l’uomo, la dottoressa sostiene come in soli sette anni il 40% dei casi non viene adeguatamente diagnosticato.

L’obiettivi ideale, che si cercherà di raggiungere durante il primo meeting sulla tubercolosi, sarà quello di porre fine al virus della tubercolosi entro l’arrivo del 2030.

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