Tumore all’ano con metastasi al fegato: medici del Rummo lo salvano
Da Redazione
Gennaio 02, 2018
Il 53enne Carlo Fiorenza, originario di Parabita, in provincia di Lecce, ha vissuto momenti terribili dopo aver scoperto di avere un tumore all’ano con metastasi al fegato. Dopo diverse operazioni e cicli di chemio effettuate presso l’Istituto nazionale dei tumori di Milano, al signor Fiorenza era stato dato poco tempo da vivere. Il male, successivamente al primo intervento chirurgico (tra l’altro riuscito, ndr) si era ripresentato. I medici milanesi avevano parlato di ‘recidiva non operabile’. Carlo non si è mai dato per vinto, affidandosi all’ospedale Rummo di Benevento e al dottor Huscher. Ebbene, il nosocomio campano è riuscito a salvare il 53enne. Questo, adesso, ha spedito una lunga lettera di riconoscenza al Rummo e al personale sanitario che vi lavora.
‘Un mondo di cose belle’
‘Non fa notizia quanto il male, ma il bene esiste se lo sappiamo guardare con occhi attenti. Alle denunce, per esempio, di episodi di malasanità si potrebbe contrapporre un mondo di cose belle e importanti che avvengono in questo campo, anche nel Sud Italia…’, recita un passo della missiva scritta dal signor Fiorenza.
Erano stati vani gli interventi a Milano, così come le sedute di chemio a Gallipoli, successive alla recidiva. Ormai i medici che seguivano il caso avevano concordato che non c’era nulla da fare. Carlo era diventato emaciato: non aveva più fame e forze. Aveva però ancora un po’ di speranza. Non aveva sentito il gong.
Il 53enne ormai non aveva più niente da perdere, e per questo si era recato a Benevento per farsi visitare dal professore Cristiano Huscher, direttore di Chirurgia generale ed oncologica presso il Rummo.
Ora Carlo è fuori pericolo
Il giorno dopo la visita, Huscher e la sua equipe avevano sottoposto Carlo a un delicato intervento chirurgico, mirato all’asportazione di 4 metastasi e una parte d’intestino. L’operazione è perfettamente riuscita, come ha sottolineato lo stesso Fiorenza nella lettera.
‘Sono stato giudicato fuori pericolo. Dopo 3 giorni ho ripreso a mangiare; ovviamente devo fare altri interventi ma mi è stata data una nuova possibilità di vita. Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo…’, ha scritto il paziente.
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