La vitamina b12, il cui nome scientifico è cobalamina, è una sostanza idrosolubile facente parte del gruppo vitaminico B. Il suo apporto all’organismo umano e animale è ampiamente riconosciuto da nutrizionisti e ricercatori di tutti il mondo che ne elogiano gli effetti benefici sul sistema nervoso e come cura delle anemie. Una branca più ristretta di medici la ritiene fondamentale in unione con l’acido folico – altra vitamina del gruppo B – nella prevenzione di ictus e disturbi vascolari.
La caratteristica che maggiormente sorprende della vitamina b12 è la sua origine: proviene infatti da speciali batteri che si trovano sulla terra o nella pelle degli animali. Colonie batteriche che la sintetizzano sono state individuato anche nel nostro corpo, ma sfortunatamente al di sotto dell’ileo, l’organo dove la vitamina b12 viene assorbita. A causa di ciò, l’uomo, per prevenire anemie e complicazioni neurologiche a lungo andare fatali, ha bisogno di integrarla attraverso il cibo e trattandosi di una vitamina idrosolubile deve farlo giornalmente.
Si ricava solamente da cibi di derivazione animale, perché nei vegetali non è presente in forma attiva o è in una quantità talmente ridotta da non essere utilizzabile.
La carenza di vitamina b12 è pertanto molto diffusa in tutti quei soggetti che seguono diete particolari a basso contenuto proteico. Non soltanto: sembra che anche con l’età e in concomitanza con alcune patologie come il deficit del fattore intrinseco, la vitamina b12 non sia più assimilabile.
Dacché non è pensabile farne a meno, perché queste esporrebbe l’organismo a gravi pericoli, i ricercatori hanno trovato il modo di renderla disponibile a tutti quanti grazie agli integratori multivitaminici o di cianocobalamina, speciali prodotti da banco in vendita nelle farmacie o online che consentono di sanare eventuali carenze. Li trovate in commercio in compresse, fiale o pasticche sublinguali e garantiscono gli stessi benefici della cobalamina assunta dalle carni.
