Si è spento, a New York, William Goldman, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e saggista statunitense. Il Premio Oscar è morto, all’età di 87 anni, all’interno della sua casa di Manhattan, dove era circondato da familiari e amici. Da tempo stava lottando contro un cancro. Goldman è diventato celebre ad Hollywood, dove era considerato una vera e propria leggenda, per il suo grande lavoro di sceneggiatura ma non solo: tanti i capolavori da lui sceneggiati, così come i copioni rivisti da cui ha deciso di non ottenere crediti. Importante anche il suo ruolo nella letteratura.
Il suo grande ruolo da soggettista e sceneggiatore
Il grande ruolo e contributo di William Goldman nella storia del cinema è innegabile; lo statunitense è stato soggettista e sceneggiatore di alcuni grandi capolavori, ma non si è fermato a ciò. Per esemplificare al meglio il concetto, al di là dei film che gli sono valsi l’Oscar, basti pensare che copioni come “The Princess Bride”, “Marathon Man”, “The Stepford Wives” e “Chaplin” portano la sua firma.
Goldman aveva anche, più volte, revisionato molti copioni, come quello di A Few Good Men e Proposta Indecente. Per entrambi non ha ricevuto credito.
I riconoscimenti ottenuti
William Goldman è certamente passato alla storia per i due Premi Oscar ottenuti negli anni settanta, che l’hanno consacrato come una vera e propria leggenda ad Hollywood. Il primo, nel 1970, è stato ottenuto per la migliore sceneggiatura originale per il film Butch Cassidy and the Sundance Kid; il secondo, nel 1977, è stato conseguito per la migliore sceneggiatura non originale per il film Tutti gli Uomini del Presidente (All The President’s Men).
Goldman si era sempre considerato un romanziere del cinema, grazie anche alle sue grandi conoscenze e abilità letterarie. In effetti, lo sceneggiatore ha donato – alla cultura mondiale – anche due opere di stampo prettamente letterario, No Way to treat a lady e The Princess Bride, e un libro di memorie: Adventures in the Screen Trade.
