Al Pronto soccorso per disturbi psichici 600mila italiani

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Disturbi psichici: boom accessi al Pronto soccorso

Disturbi psichici: boom accessi al Pronto soccorsoDato shock quello che emerge dal Rapporto Salute Mentale 2016 pubblicato dal Ministero della Salute. 600mila italiani si sono recati al Pronto soccorso per disturbi psichici. In sostanza, il 2,8% degli accessi al Pronto soccorso è stato dovuto a malattie mentali. Il 13,2% degli accessi, inoltre, converge in ricoveri, di cui la metà nel reparto di psichiatria.

Un terzo degli italiani soffre di disturbi mentali

Il 27% dei ricoveri per problemi psichiatrici registra una diagnosi per schizofrenia e altre psicosi funzionali. Il 74,5% del totale degli accessi in Pronto soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio’, recita uno stralcio del Rapporto Salute Mentale 2016.

La relazione diffusa recentemente dal Ministero della Salute si riferisce all’anno 2016 ma è molto dettagliata riguardo al numero dei malati di mente e ai luoghi dove si registrano più accessi al Pronto soccorso per patologie mentali.

La maggioranza delle persone che si reca al Pronto soccorso per disturbi psichici ha più di 45 anni. Sono più le donne che necessitano di assistenza. Pochi, invece, gli italiani under 25 che si recano al Pronto soccorso per problemi di mente.

La Società italiana di psichiatria, due anni fa, aveva affermato che un terzo degli italiani accusa disturbi psichici più o meno lievi. Tra tali disturbi sono compresi anche quelli dipendenti dall’abuso di droghe o alcol.

Pochi servizi e risorse per i malati di mente

A fronte di un forte aumento di italiani con problemi di mente (circa un milione in più negli ultimi anni) si riducono i servizi e le risorse per l’assistenza delle persone con disturbi psichici. Ciò è un grosso problema. Per questo motivo, la Società italiana di psichiatria si è rivolta più volte alle istituzioni per migliorare il sistema della Salute mentale e definire i principi stabiliti dalla legge Basaglia, in vigore dal 1978.

Un dossier pubblicato dall’Economist Intelligence Unit vede l’Italia dietro tutte le grandi nazioni europee per stanziamento di fondi per la Salute mentale. L’Oms ha piazzato l’Italia al 20esimo posto, su 34 nazioni esaminate, come percentuale di spesa per la salute mentale sul totale della spesa sanitaria (solo il 5%). L’Italia stanzia poche risorse, insomma, per l’assistenza ai malati di mente. Pochissime, se si raffrontano a quelle stanziate, ad esempio, dalla Gran Bretagna e dalla Francia.

L’auspicio della Sip

La Sip ha detto che auspica ‘un rinnovato e più generale interesse del legislatore  sui problemi della salute mentale’, ricordando il bisogno ‘di un nuovo Progetto Obiettivo Nazionale per la Salute Mentale e l’avvio di efficaci campagne di sensibilizzazione e di lotta contro lo stigma’.

Quello dei disturbi psichici è un grave problema anche in Europa. Sono 164 milioni gli europei che accusano disturbi mentali: Solo uno su tre, però, si cura o si rivolge a un esperto. Molti specialisti hanno affermato che entro il 2030 le malattie psichiatriche saranno le più diffuse in tutto il mondo.

Lo psichiatra Claudio Mencacci ha spiegato che i disturbi psichiatrici ‘non hanno tutti la medesima gravità. Spicca tuttavia il trend in costante crescita per queste patologie e, soprattutto, per tre tipi di disturbi’.

Il direttore del dipartimento di Neuroscienze del Fatebenefratelli di Milano si riferiva all’exploit della depressione, dei disturbi correlati all’abuso degli alcolici e dei disturbi cognitivi, come il morbo di Alzheimer.

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