Albergatrice lascia un milione di euro ai cani, un gesto d’amore per chi non l’ha tradita mai

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Dona un milione di euro ai cani

Dona un milione di euro ai caniUn’albergatrice di Jesolo, Franca Franzi, ha voluto lasciare un milione di euro (parte della sua eredità) ai cani, a coloro che nella sua vita non l’hanno mai tradita. Franca è morta l’anno scorso, a maggio, e poco dopo è stato aperto il suo testamento. Quel milione di euro non è stato donato ai suoi cani ma a quelli infelici, che non hanno una famiglia che li coccola, ovvero quelli che vivono nei canili, in costante ricerca di qualcuno che li adotti. La prima donazione è stata fatta al canile di San Giuliano; la seconda invece al Comune di Jesolo, per contribuire per metà alla realizzazione di un nuovo canile. E’ probabile che la volontà dell’albergatrice di Jesolo non potrà essere soddisfatta, almeno in parte. I problemi provengono dal canile ubicato nel parco di San Giuliano. A far presente la problematica sono sia la consigliera comunale della Lega, Silvana Tosi, che i volontari dell’Associazione Veneta Zoofila. Questi non solo gestiscono ma sono anche titolari del ricovero realizzato su un terreno pubblico.

Il legato testamentario

Perché le volontà della signora Franzi rischiano di essere parzialmente disattese? Il problema deriva dalla tipologia di lascito. L’81enne aveva realizzato un legato testamentario, ovvero una donazione dipendente dalla creazione della struttura. In soldoni, non si può usufruire dei soldi donati senza realizzazione del rifugio.

Senza un nuovo canile, parte dell’eredità dell’albergatrice di Jesolo rischia di finire nelle mani degli eredi, secondo quanto prevede la legge.

E’ da anni che la Giunta veneziana preme per il restauro del rifugio di San Giuliano, stanziando anche un milione e 400mila euro per la costruzione di una parte del nuovo canile. Con la donazione della signora Franzi tutto potrebbe essere meno pesante sul versante economico. La Giunta avrebbe già ordinato di trasferire i cani in un altro ricovero.

La demolizione del rifugio si dovrebbe rinviare

Adesso la Tosi chiede al sindaco di Venezia Brugnaro di procrastinare la demolizione del rifugio di San Giuliano e il contestuale trasferimento degli animali in un altro posto, ovvero il rifugio Enpa di Mira.

Il presidente dell’Associazione Veneta Zoofila spiega: ‘Chiediamo un’ulteriore proroga prima dell’abbattimento dei muri; basterebbe far combaciare l’arrivo delle ruspe con l’avvio del nuovo cantiere, in modo da non cancellare mai, neppure per un istante, il nome del canile dalla piantina del parco di San Giuliano’. 

I cani del parco di San Giuliani stanno quindi per essere trasferiti in un altro rifugio. La convenzione tra Avz e il Comune è agli sgoccioli, quindi gli animali devono essere spostati. L’obiettivo dei volontari, da mesi, è trovare famiglie per i 40 ospiti della struttura.

‘Oggi questi 40 amici rischiano di dover lasciare il loro rifugio, di dover interrompere i loro percorsi, e di essere nuovamente traumatizzati dal distacco da quella che fino ad oggi è stata una casa con dei legami e dei percorsi educativi e affettivi’, aveva scritto Petra, una volontaria, qualche mese fa, parlando dell’iniziativa ‘Porte aperte pro adozioni’.

Il Comune di Venezia ha deciso, dopo tanti anni, di non rinnovare la convenzione con l’Avz e demolire l’attuale rifugio per costruire una nuova struttura.

 

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