Alzheimer battuto con antidolorifico

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Alzheimer contrastato da antidolorifico

Un antidolorifico potrebbe essere l’arma formidabile per annientare l’Alzheimer. La scoperta è stata fatta da un team di ricerca dell’università di Manchester. Sembra che  i topi trattati con l’antidolorifico abbiano mostrato segni di ripresa sul versante mnemonico.

Acido mefenamico antidoto contro Alzheimer?

I ricercatori di Manchester hanno notato che la capacità mnemonica dei roditori malati di Alzheimer era migliorata. L’antidolorifico, inoltre, aveva eliminato l’infiammazione celebrale. Il coordinatore dello studio, il dottor David Brough, invita comunque alla cautela, visto che lo studio deve ancora essere condotto sull’uomo. L’esperto britannico auspica di iniziare presto le prime sperimentazioni sull’uomo, in modo da confermare gli effetti benefici dell’acido mefenamico, solitamente usato contro il dolore cronico.

I ricercatori inglesi sono rimasti stupiti quando hanno scoperto che l’antidolorifico aveva bloccato le neurodegenerazione tipica della malattia di Alzheimer.

Infiammazione cerebrale peggiora malattia

A un gruppo di topi i ricercatori hanno somministrato l’antidolorifico; a un altro, invece, del placebo. Ebbene, al termine dello studio, è stato notato che i roditori del primo gruppo avevano nuovamente una memoria di ferro, simile a quella dei topi del secondo gruppo. Il dottor Brough ha dichiarato:

“Questo risultato ancora sperimentale suggerisce in modo significativo che l’infiammazione cerebrale ha un ruolo nel morbo di Alzheimer e peggiora la malattia”.

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