Antidepressivi sono più efficaci del placebo per trattare la depressione
Da Redazione
Febbraio 23, 2018
Andrea Cipriani, grande studioso italiano adesso in forza alla Oxford University, ha scoperto che gli antidepressivi sono efficaci. E se lo dice lui, che conosce benissimo la depressione, bisognerebbe crederci. Lo studio di Cipriani è stato pubblicato anche sull’autorevole magazine Lancet. Alla ricerca di ampio respiro hanno partecipato anche ricercatori francesi, giapponesi, tedeschi e americani. Uno studio incentrato sui medicinali per contrastare le depressione.
Effetti degli antidepressivi
Lo studio di Andrea Cipriani ha avuto come oggetto 522 ricerche svolte su 116.477 persone. Si tratta di un’integrazione di un precedente studio sulla classificazione degli antidepressivi per il trattamento degli adulti degli adulti affetti da disturbo depressivo maggiore unipolare.
Il team di ricercatori capitanati dall’italiano Cipriani ha scoperto che i 21 antidepressivi più diffusi sono più efficaci dei medicinali placebo, ovvero i ‘non farmaci’. Merito dei tanti principi attivi presenti negli antidepressivi, come la paroxetina, escitalopram e venlafaxina.
Tra i disturbi più diffusi negli adulti c’è il disturbo depressivo. Attualmente viene trattato con farmaci e non solo. Cipriani e colleghi hanno detto che, per colpa le esigue risorse, ‘gli antidepressivi sono usati più frequentemente rispetto agli interventi psicologici’.
350 milioni di depressi nel mondo
L’Oms dice che (dati del 2015) nel mondo le persone depresse sono 350 milioni. In Italia, invece, soffrono di depressione 3,7 milioni di persone, in prevalenza donne. Negli ultimi anni, comunque, è aumentato anche il numero di uomini che chiedono aiuto agli psicologi per contrastare il ‘mal di vivere’.
Le ragioni per cui la depressione colpisce sono vari, sia familiari che lavorativi. Molti hanno l’ansia da performance: se non centrano un obiettivo rischiano di cadere in depressione.
Alberto Siracusano, presidente del SOPSI, ha detto: ‘Il benessere mentale sembra una meta che si allontana sempre più sotto la spinta di nuove paure, dell’insicurezza e della perdita di fiducia. Il futuro della società è determinato dal benessere psicofisico dei propri giovani’.
La coordinatrice del Servizio psichiatrico Diagnosi e Cura Policlinico Universitario Tor Vergata, Cinzia Niolu, sostiene che non mutano i sintomi della depressione ma il comportamento dei pazienti davanti al disturbo: ‘Le donne partono dall’interiorità e dalla perdita soggettiva, gli uomini guardano alla dimensione esterna della propria sofferenza, si lamentano soprattutto del calo delle prestazioni lavorative. La paura più grande è quella di perdere il ruolo nella società, di sentirsi falliti’.
Gli antidepressivi vengono assunti anche da molte donne incinte. Secondo un sondaggio condotto negli Usa, il 15% delle donne accusa stati d’ansia e depressione durante la gravidanza. Non di rado, in tali casi, vengono prescritti antidepressivi.
Articolo precedente
Tubercolosi piaga mondiale: rischiano bimbi e adolescenti
Articolo successivo
Salvini come Trump: ‘Prima gli italiani’, obiettivo Italia migliore
Redazione