Anziani dormono poco o molto? La verità è che dormono male
Da Redazione
Dicembre 28, 2017
Spesso si sente dire che gli anziani dormono poco. C’è qualche persona attempata, invece, che dice di dormire molto. Ma insomma, chi è avanti con l’età dorme poco o molto? Il problema, in realtà, non sarebbe la quantità delle ore dedicate al sonno ma la qualità. La maggioranza degli anziani tende a svegliarsi molte volte di notte, oppure il risveglio è unico ma antecedente all’alba. Strano, visto che gli anziani non devono più recarsi al lavoro.
Pennichella dopo pranzo non è un problema
Dati alla mano, sono più di 10 milioni gli anziani che dormono male. I risvegli notturni, per molti, sono frequenti. Sono gli over 65 quelli che hanno più problemi durante le ore notturne. Le ragioni sono diverse.
Nel corso della conferenza della Società italiana di Gerontologia e Geriatria, che si è tenuta a Napoli recentemente, è stato sottolineato che gli uomini tendono generalmente ad addormentarsi tardi perché mangiano di più, rispetto alle donne. A mandare a letto tardi quest’ultime, invece, sarebbero preoccupazioni, agitazione e problemi.
Sia uomini che donne over 65 dedicano del tempo alla pennichella pomeridiana. Non è questa, secondo gli esperti, a rovinare il sonno notturno. Chi è abituato a schiacciare un pisolino dopo pranzo, dunque, può continuare a farlo; anzi ciò permette di raggiungere il monte ore di sonno necessarie per una discreta qualità della vita.
Raffaele Antonelli Incalzi, coordinatore dell’unità operativa complessa di gerontologia del Campus biomedico di Roma, afferma che dopo i 65 anni il numero delle ore di sonno per stare in salute diminuisce fisiologicamente e sensibilmente.
Un adulto dovrebbe dormire almeno 6 ore a notte, anche se la quantità ottimale di ore di sonno oscilla tra le 7 e le 9. Un anziano, invece, può dormire anche 5 ore a notte: ciò non cagiona assolutamente danni alla salute.
Disturbi del sonno non vanno sottovalutati
Gli anziani tendono a svegliarsi spesso di notte. In riferimento ai piccoli e numerosi risvegli notturni, Antonelli Incalzi ha detto: ‘Questi non incidono sulla durata complessiva del riposo, ma lasciano la sensazione di non aver dormito abbastanza’.
Cosa fare allora per aiutare gli anziani a migliorare la qualità del sonno? Secondo gli esperti non bisogna ricorrere ai farmaci ma a prodotti come la melatonina e la valeriana.
Una cosa è certa: i disturbi del sonno non vanno mai sottovalutati perché potrebbero essere avvisaglie di malattie anche gravi.
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