Asili nido comunali: chimera in Italia, iscrizione non per tutti
Da Redazione
Settembre 07, 2015
Molte famiglie sono costrette a lasciare i figli piccoli al nido per vari motivi, quelli lavorativi in primis. In Italia, però, accedere al nido comunale è una vera impresa; ecco allora che i genitori italiani sono costretti a spendere molto, ogni mese, per la retta di strutture private che, a quanto pare, stanno proliferando soprattutto nelle grandi città
Da un rapporto di CittadinanzAttiva, la retta per il nido comunale è superiore ai 400 euro in 3 regioni italiane. Ciò è sconcertante, anche perché è arduo iscrivere i piccoli ai nidi comunale. Ora si spiega il forte calo delle nascite in Italia. Non si fanno più figli perché altrimenti non si saprebbe dove lasciarli, non essendovi molti nidi pubblici.
In base a recenti calcoli, la retta mensile media, in Italia, di un asilo nido è pari a 311 euro. Lecco è il capoluogo più caro, Catanzaro quello più a buon mercato. L’Osservatorio nazionale prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, come ogni anno, ha stilato un dossier su quanto spendono realmente i nuclei familiari italiani per i servizi pubblici locali, come asili nido, trasporti e acqua.
Sebbene gli asili nido pubblici offrano più posti rispetto a quelli privati, è molto difficile iscrivere i piccoli in tali strutture.Le famiglie, dunque, sono costrette a ricorrere al privato. L’Emilia Romagna è la regione con più asili nido pubblici; la Lombardia quella con più nidi privati.
Cittadinanzattiva chiede alle istituzioni di armonizzare le rette degli asili nido alla situazione economica della maggior parte delle famiglie italiane. E’ necessario quindi che più bimbi possano frequentare gli asili nido a un costo non proibitivo. Attualmente, in Italia, si giova del servizio di asilo nido comunale meno del 12% dei bimbi tra 0 e 2 anni. Non tutti i capoluoghi, inoltre, garantiscono il servizio a tempo pieno.
E’ necessario che gli asili nido comunali rappresentino un’isola felice per tutti i piccoli italiani, non solo per alcuni. Le discriminazioni fanno male anche in tenera età!
Articolo precedente
Papa Francesco esorta parrocchie ad accogliere profughi: “Ognuno accolga una famiglia”
Articolo successivo
Riforme, Renzi ripropone ‘listino’ ma non tocca art. 2 riforma costituzionale
Redazione
Articoli correlati
Vino Rosso e Longevità: Beneficio o Rischio Nascosto?
Gennaio 11, 2025
Musica e spettacolo: l’arte del booking cantanti per eventi perfetti
Dicembre 27, 2024