Blog anoressia pro ana spopolano su WhatsApp: fenomeno in crescita

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Blog Pro Ana pericolosi gruppi WhatsApp

Blog Pro Ana pericolosi gruppi WhatsAppAna sta per anoressia. Sul web spopolano i blog pro ana, ovvero siti che favoriscono l’anoressia. Si parla poco di tale fenomeno, eppure è molto pericoloso. Tante ragazze, con problemi di peso e non, seguono le indicazioni che compaiono nei blog pro ana, come ad esempio: ‘Domenica assumi non più di 200 calorie, lunedì non devi mangiare niente e martedì assumi al massimo 500 calorie’. Consigli raccapriccianti, che portano ad avere seri problemi di salute, che possono portare alla morte. I blog pro ana sono pericolosi anche perché, stando ai recenti dati diffusi dal Ministero della Salute, in Italia ci sono circa 3 milioni di persone che hanno disturbi dell’alimentazione (ad es. anoressia e bulimia). Tali blog oggi spopolano anche su WhatsApp.

Curare subito i disturbi alimentari

A consultare i blog pro ana sarebbero anche bimbe di 10-12 anni, non solo dunque persone adulte.

Se si stronca e si demonizza chi ha disturbi alimentari, il risultato potrebbe non essere positivo. Censurare i blog pro ana, del resto, potrebbe rivelarsi pregiudizievole. La paura favorisce l’azione occulta. Le persone anoressiche e bulimiche potrebbero agire di nascosto. Bisogna cambiare atteggiamento per contrastare il fenomeno.

I centri che aiutano le persone che hanno disturbi alimentari, purtroppo, sono pochi e non sono presenti in tutte le regioni.

Su WhatsApp sarebbero stati creati gruppi a cui appartengono tanti sostenitori dei blog pro ana, persone dunque con problematiche relative alimentazione. Anoressici e bulimici che si scambiano pareri su cosa non si deve mangiare.

I disturbi alimentari possono essere annientati se curati subito. Nasconderli significa rischiare grosso.

Un grave problema sociale

Perché i disturbi dell’alimentazione sono diventati un grave problema sociale? Ha cercato di fornire una risposta Laura Dalla Ragione, direttore della rete peri disturbi del comportamento alimentare dell’Usl Umbria 1.

‘I disturbi alimentari sono una nuova forma di depressione, perché il corpo è diventato un nemico… Il problema è che mancano campagna di prevenzione, così come strutture specializzate sul territorio per intercettare i sintomi agli esordi; di certo, abbiamo assistito a un abbassamento dell’età, per cui arrivano pazienti anoressiche di 10 anni…’, ha spiegato la Dalla Regione, che tra l’altro è la referente del Ministero della Salute in tema di disturbi dell’alimentazione.

Bisogna censurare?

Da quando sono stati scoperti siti, blog e forum sulla bulimia e l’anoressia, la delicata tematica è tornata alla ribalta. Censurare e punire però non è il modo giusto per risolvere il problema.

Chi è anoressico e bulimico non rimuove certamente il suo problema se viene redarguito. E’ necessario perciò cambiare approccio quando si parla di lotta ai disturbi dell’alimentazione.

Blog e siti che osannano anoressia e bulimia sono solo degli epifenomeni. Chi ne fa parte, infatti, ha già problemi.

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