Caffè per evitare diabete di tipo 2: merito della caffeina?

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caffè-diabete-mellito

caffè-diabete-mellitoBere caffè allontana il rischio di diabete di tipo 2. Lo evidenzia un documento di revisione, apparso su Nutrition Reviews, in base al quale la celebre bevanda scura permetterebbe di ridurre fino al 7% per ogni tazzina bevuta il pericolo di sviluppare il diabete mellito non insulino-dipendente. Il rischio di essere colpiti dal diabete di tipo 2 invece diminuirebbe del 6% per ogni tazzina di caffè decaffeinato nell’arco della giornata. Alla luce di tali dati, si può affermare che il consumo moderato di caffè (ovvero 3-5 tazzine al dì) permetterebbe di ridurre del 30-35% il rischio di diabete di tipo 2.

Proprietà antiossidanti

Un risultato importante quello ottenuto da diversi ricercatori, che hanno analizzato attentamente i meccanismi biochimici della celebre bevanda scura. Il caffè, con le sue proprietà antiossidanti, riesce a scacciare lo stress ossidativo, correlato a numerose patologie, come quelle renali, cardiovascolari, metaboliche e, appunto, il diabete di tipo 2. Due anni fa l’Oms ha eliminato il caffè dall’elenco dei possibili cancerogeni per gli uomini, riconoscendo che tale bevanda potrebbe ridurre il rischio di numerose malattie, come il cancro al fegato e all’endometrio. Non solo: il caffè riduce il rischio di Alzheimer del 27%. In futuro, comunque, verranno svolti altri studi per confermare le recenti risultanze sulle virtù del caffè.

Attenzione allo zucchero

A sottolineare l’efficacia del caffè contro il diabete mellito era stato anche un gruppo di ricercatori cinesi della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan. L’equipe aveva analizzato specialmente l’amilina umana, una proteina prodotta nelle cellule beta del pancreas insieme all’insulina. L’amilina, come l’insulina, non esiste sia nel diabete di tipo 2 che in quello di tipo 1. In passato tanti studi hanno scoperto che bere abitualmente caffè allontana il rischio di sviluppare il diabete mellito, ovvero quello alimentare. La caffeina presente nella celebre bevanda nera arreca numerosi benefici al corpo umano, ad esempio favorisce la digestione e il senso di sazietà. Quando si beve un caffè bisogna però fare attenzione alla quantità dei cucchiaini di zucchero che si mettono. Chi abbonda, infatti, potrebbe essere a rischio di diabete di tipo 2, e quindi vanificare gli effetti positivi del caffè.

Il caffè allontana il rischio di diabete di tipo 2 perché contiene caffeina? No, almeno secondo gli esperti INRAN. La ricercatrice Fausta Natella aveva spiegato: ‘Abbiamo dimostrato che i composti fenolici presenti nel caffè (acido clorogenico, acido ferulico e acido caffeico) sono in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati (α-glucosidasi), mentre la caffeina non mostra alcuna attività inibitoria nei confronti di questi enzimi. L’inibizione della digestione dei carboidrati può avvenire solo se questi vengono assunti contemporaneamente al caffè’.

Sembra che l’abitudine di terminare i pasti con un buon caffè sia determinante per ridurre il rischio di diabete mellito e quindi non far alzare il livello di glicemia. La studiosa Natella ha spiegato al riguardo: ‘I risultati che oggi abbiamo ottenuto in vitro (con approcci biochimici e bioinformatici), devono però essere confermati in vivo sull’uomo, valutando la risposta glicemica ad un pasto ricco in carboidrati complessi in presenza e assenza di caffè’.

Se, da un lato, il caffè sarebbe un’arma per contrastare il diabete di tipo 2, dall’altro favorirebbe l’insorgenza di varie patologie, almeno stando a diversi studi condotti in varie parti del mondo. La bevanda potrebbe infatti aumentare il rischio di malattie cardiocircolatorie e tumore al polmone. Meglio non abusare, dunque, di caffè anche se oggi ci sono tante macchinette, oltre ai bar, che permettono di gustare la nota bevanda nera. Se l’acqua, in base a recenti statistiche, è la prima bevanda acquistata alle macchinette, il caffè è in seconda posizione: l’anno scorso ne sono state consumate più di 2,7 miliardi di tazzine. Massimo Trapletti, presidente di Confida, ha dichiarato: ‘Il settore occupa in Italia oltre 30mila persone e costituisce un’autentica eccellenza del made in Italy, sia perché i più importanti costruttori di macchine sono italiani sia per la professionalità delle aziende di gestione attive nel nostro Paese che detengono la più ampia catena di distribuzione alimentare automatica d’Europa’.

Il caffè è quasi sinonimo di Italia. Quasi ogni italiano adulto, ogni giorno, beve un caffè a casa, al bar o davanti alle macchinette. Proprio perché il caffè è una delle bevande più sorseggiate nel Bel Paese, molti italiani si chiedono o si sono chiesti se faccia male o bene. Ecco la risposta di 7 medici su 10: ‘Dipende da quanto se ne assume’. Per non evitare rischi, non si dovrebbero assumere più di 3-4 caffè al giorno.

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