Parto pretermine: sbalzi di temperatura tra le cause

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parto-pretermine-caldo-freddo

parto-pretermine-caldo-freddoLe donne incinte rischiano un parto pretermine se sono spesso esposte al caldo e al freddo. Il rischio aumenta specialmente se l’esposizione agli sbalzi di temperatura si verifica nelle 7 settimane di gestazione. Lo dimostra uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives da un team di scienziati dei National Institutes of Health di Rockville (Usa). Secondo gli studiosi, passare spesso dal caldo eccessivo al freddo eccessivo potrebbe favorire il parto pretermine, ovvero anteriore alla 39esima settimana, momento oltre il quale la gestazione è considerata giunta alla fine.

I rischi derivanti dal caldo e dal freddo eccessivo

La ricerca si è concentrata sulle informazioni relative a oltre 200mila nascite avvenute in 12 strutture sanitarie americane e sulle temperature in tali zone. Gli studiosi hanno notato che l’esposizione continuata a caldo e freddo eccessivo durante le prime settimane di gravidanza è correlata a un incremento del 34% del pericolo di dare alla luce il bebè prima della 34ma settimana. Il rischio di partorire tra la 34ma e la 36ma settimana è invece del 9%. Le donne incinte che passano le prime 7 settimane di gravidanza al caldo eccessivo corrono il rischio di partorire prima della 34ma settimana rispetto a quelle che vivono in zone con temperature miti.

Durante lo studio è stato notato inoltre che è più rischioso, per le donne incinte, il caldo eccessivo che il freddo eccessivo. Forse perché, quando fa freddo, basta coprirsi; quando fa caldo, invece, se non c’è l’aria condizionata non bisogna fare altro che tollerare le temperature elevate. Se una donna è in stato interessante ed è spesso esposta ad alte temperature potrebbe seriamente partorire alla 34ma settimana. Il rischio di dare alla luce il bebè tra la 36ma e la 38ma settimana, invece, può crescere di una percentuale variabile tra il 6 e il 21%.

Pauline Mendola, coordinatrice dello studio, ha dichiarato che i nessi individuati ‘indicano che potrebbe essere prudente minimizzare l’esposizione delle donne incinte alle temperature estreme’. Dovranno essere svolte altre ricerche per confermare tale risultato. Per ora si ipotizza che il caldo eccessivo possa bloccare lo sviluppo della placenta o alterare la diffusione di sangue all’utero. Tale ricerca fa riflettere anche sugli effetti negativi del cambiamento climatico. Gravidanza e parto potrebbero risentirne seriamente. Irene Cetin, docente all’Università di Milano e presidente della Società italiana di medicina perinatale’ ha affermato: ‘Sono conclusioni interessanti, ma che dovranno essere confermate da altri studi. In ogni caso, indicano l’apertura di un nuovo filone d’indagine nell’ambito della ricerca, sempre più ricca, sulle conseguenze delle condizioni ambientali per la gravidanza e la salute del nascituro, che si tratti di presenza di inquinanti nell’ambiente o di stato nutrizionale della mamma’. E’ stato osservato che il pericolo di parto prematuro cresce se, in occasione della stagione calda, nella settimana antecedente al lieto evento si è verificato un aumento di temperatura di almeno 2,8°C.

La Cetin ha aggiunto: ‘Certo, non è ancora chiaro perché tutto questo accada. Di sicuro, questo è un aspetto che andrà indagato meglio in studi futuri, e che probabilmente potrà aiutarci a capire ancora meglio come funziona la fisiologia della gravidanza… Per quanto riguarda eventuali consigli da dare alle donne, quello che ricaviamo da questo studio è una conferma indiretta di qualcosa che sapevamo già, e cioè che in gravidanza è bene evitare condizioni estreme di temperatura. No a saune e acque termali calde, o a bagni in acque gelate’.

Cosa significa parto pretermine?

Si definisce parto pretermine, o prematuro, quello che si verifica tra la 20esima e la 37esima settimana di gravidanza. Nella maggioranza dei casi, la gestazione dura circa 40 settimane. Se un bebè nasce tra la 37esima e la 42esima settimana si definisce invece a termine. Ogni donna incinta deve assolutamente conoscere la nozione di parto pretermine perché i neonati che vengono alla luce prematuramente rischiano patologie e, addirittura, la morte. Spesso non si conoscono le ragioni del parto pretermine. E’ stato stimato che negli Usa il 12% dei neonati viene alla luce prima del termine; in Italia, invece, nascono prima della 26esima settimana circa 5mila bebè. Una gravidanza che dura almeno 40 settimane è ottimale perché consente al bebè di svilupparsi bene e non andare incontro alle malattie e ai disturbi tipici della fase neonatale. Bisogna dunque fare attenzione ed evitare di far nascere i bimbi tra la 20esima e la 37esima settimana. Nelle ultime settimane della gestazione molti organi del bebè, come polmoni e cervello, sono in via di sviluppo, quindi una nascita prima del termine potrebbe causare gravi disabilità o, peggio ancora, il decesso.

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