Caffè: da vino d’Arabia a bevanda del diavolo

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origine e usi del caffè

Il caffè  è una bevanda conosciuta in tutto il mondo da secoli, aromatica, seducente, che fa parte della nostra vita quotidiana in mille modi; al caffè sono legati fatti di ogni tipo: leggende e storia, ma non solo del nostro paese, ma bensì in quasi tutti i paesi del Pianeta.

Questa bevanda è nata intorno al XIII secolo in Oriente, nel corso del suo cammino non ha subito grandi trasformazioni,  ma è stata definita e classificata in maniera differente, a seconda del tempo nel quale sussisteva.

La Chiesa condanna il caffè e lo proibisce

Per un certo periodo fu definito dalla Chiesa “bevanda del diavolo” mentre da un’altra parte del Pianeta ne fu vietato l’uso alle donne; il caffè appare in una serie così vasta di contesti che lo possiamo definire un protagonista assoluto della vita di tutti;  è presente in ricette culinarie, in romanzi di vario tipo, e in molti film.

Appare in fatti storici e perfino in cronaca nera. E’ un argomento sempre attuale, così come è una bevanda sempre in uso e gradita, nonostante sia nata molto tempo è sempre sulla cresta dell’onda.

Il caffè nel quotidiano di tutti

Quando si desidera vedere un amico lo si invita a bere un caffè, quando abbiamo bisogno di chiarire con qualcuno qualcosa lo facciamo davanti a una tazza di caffè, quando abbiamo bisogno di relax e di un attimo di pausa beviamo un caffè, lo utilizziamo anche per fare dei regali;  infatti una confezione di ottimo caffè è sempre gradita.

Il caffè non è più soltanto qualcosa che si beve mai qualcosa che in effetti si vive.  Ed è di uso non comune ma mondiale.

Caffè storia e religione

Il caffè è servito e bevuto e soprattutto amato in tutto il mondo, ci sono poche Nazioni dove non ha molta celebrità. Il caffè è legato anche a pratiche religiose ad esempio i mistici sufi la utilizzavano per rimanere svegli durante le notti di preghiera; alle sue proprietà benefiche si mescolano però anche  alcune dicerie che lo vogliono una bevanda che non fa bene all’organismo; in effetti è uno stimolante, lo dice anche il suo nome arabo che significa appunto “eccitante” ma l’esatta provenienza del caffè è ancora fonte di discussione e di dibattito.

Le origini del caffè

Una delle versioni più attendibili sulle sue origini è che le prime piante di caffè siano state trovate a Caffa In Etiopia; poi gli etiopi fecero conoscere il caffè agli abitanti dello Yemen. durante le campagne militari;  in questo paese furono poi realizzate le prime coltivazioni di caffè che via via attraverso viaggiatori e soldati raggiunse l’Arabia, dove alla fine del XV secolo furono creati i primi luoghi di degustazione,  nei quali ci si riuniva appositamente solo per bere il caffè. 

Proseguendo il suo cammino il caffè raggiunse l’Egitto precisamente Il Cairo che divenne uno dei principali centri di smistamento e di diffusione della nuova e nera bevanda.

Le caffetterie

Il caffè fu così esportato in ogni direzione; la sua diffusione si deve soprattutto alla religione islamica che proibiva il consumo di vino, sostituito quindi dal caffè, che pian piano arrivò anche in Europa, precisamente a Vienna intorno al XVII secolo;  in tutto il mondo sorsero le prime caffetterie, che si moltiplicarono e diedero il via a un mercato fiorente.

Le caffetterie o Botteghe del Caffè divennero un luogo di ritrovo e di socialità, se ne potevano trovare a Londra a Parigi a Vienna e anche in Italia, intorno al 1615 dove è un veneziano tale Pietro Della Valle aprì uno spaccio di caffè.

Di seguito fu aperto un locale destinato a diventare con il tempo la prima pietra miliare della storia del caffè: a Venezia nel 1720 in Piazza San Marco apre il Caffè Florian che ancora oggi è uno dei caffè più frequentati e famosi non solo in Italia ma nel mondo.

La leggenda di Maometto

Con il tempo scomparvero anche i pregiudizi e le accuse contro questa bevanda che era stata classificata troppo eccitante,  capace di trasformare chi ne consumava in eccesso,  rendendo le persone troppo disinibite e loquaci,  e soprattutto incapaci di prendere sonno. In merito alla proprietà eccitante del caffè si narra una leggenda tramandata da un religioso della chiesa siriana.

La leggenda racconta che L’Arcangelo Gabriele offrì il caffè al profeta Maometto il quale dopo averla bevuta sì carico di così tanta energia, che in battaglia disarcionò ben quaranta Cavalieri e soddisfò la notte ben 40 donne.

Il potere afrodisiaco citato e  osannato in questa leggenda all’epoca allarmò la Chiesa che condannò subito il vino d’Arabia classificando come già detto: “bevanda del diavolo”. Pare però che nonostante questo Papa Clemente VIII amasse moltissimo il caffè e sì ribello alla proibizione sul consumo di caffè.

Le “scuole di saggezza”

Il caffè venne inserito,  e menzionato anche nella musica; ne è un esempio una cantata scritta nel 1732 da Joahn Sebastian Bach; la composizione musicale era ispirata dal pregiudizio che il caffè rendesse le persone viziose licenziose;  l’uso controverso del caffè prese così tanto piede nella società che le Taverne o Botteghe del Caffè, divennero luoghi di convivialità ma anche di dibattito;  le caffetterie erano chiamate anche “scuole di saggezza” e  frequentate da uomini di buona cultura, che davanti a una tazza di caffè, conversavano fino a tarda notte.

Il caffè prosegue il suo itinerario e la sua notorietà cresce; tant’è che il filosofo Pietro Verri fonda una rivista e la chiama “il caffè”; siamo nel periodo dell’illuminismo in Italia.  Gli episodi leciti e illeciti per procurarsi le piantine del caffè si sommano e formano le pagine di una storia articolata, complessa, e contorta della quale è protagonista sempre lui: il caffè.

Caffè italiano: simbolo nazionale

In Italia il caffè un simbolo nazionale, ad esso nel nostro paese sono legate molte cose, ad esempio una commedia di Carlo Goldoni realizzata dal 1750 intitolata “La bottega del caffè” oppure possiamo citare Pietro Chiari un abate gesuita che alcuni anni dopo Goldoni scrisse un dramma intitolato “Il caffè di campagna” entriamo nel periodo della cosiddetta  “tazzulella’ e caffè” che va a far parte delle canzoni popolari napoletane;  la musica si somma all’invenzione della “cottura napoletana” ovvero il metodo di preparazione del caffè che prevede il filtraggio dell’acqua bollente attraverso la polvere di caffè.

Nel nord Italia invece si deve a Milano, precisamente nel 1902, la nascita delle espresso grazie a un   l’ingegnere che inventò una macchina che sfruttava l’altra pressione per filtrare il macinato; si tratta  dei primi modelli rudimentali della nostra moka;  che viene messa a punto da Bialetti nel 1936. Potremmo definire il caffè una  “bevanda immortale” forse verrà bevuta anche su altri Pianeti nel futuro…chissà.

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