Suburra: storia e significato del termine di origine romana
Da Redazione
Gennaio 29, 2019
Dal significato letterale di quartiere malfamato alla storia, che l’ha visto come altra faccia della civiltà romana, passando per il grande successo ottenuto con film e Serie TV. La storia e il significato del termine “suburra” sono ricchi di sfumature, corsi e ricorsi storici, che hanno fatto sì che il termine sia ampiamente conosciuto ancora oggi. Ma che cosa significa e a cosa è legato l’utilizzo di questa parola particolare?
Significato del termine “suburra”
Derivante dal latino “Subura”, la suburra indica il quartiere romano malfamato, ma allo stesso tempo tollerato dall’impero. Pontefici, architetti e imperatori non hanno mai cambiato la storia di questo quartiere stesso, considerato come l’altra faccia della grande civiltà romana.
L’utilizzo del termine latino in questa accezione è testimoniata in diversi casi della letteratura latina e italiana; un celebre esempio è quello di Gabriele D’Annunzio, che così scrive all’interno del primo libro delle Laudi: “…Alla libidine atroce / ogni strada era suburra”. Secondo l’etimologia, il termine potrebbe indicare la sua posizione di differenza sociale, ma non solo, rispetto all’intera città di Roma: in quest’accezione Suburra sarebbe il composto di “sub urbe”.
Storia della Suburra, quartiere romano malfamato
La Suburra, nella storia romana, è stato il quartiere più malfamato di tutta la città, nonché dell’intera storia di tutti i quartieri malfamati. Teatro di cortigiane, gladiatori e artisti di ogni tipo, le sue strade sporche ospitavano – quotidianamente – il pericolo e un tenore di vita certamente inferiore a quello di tutti gli altri quartieri della città.
A partire dal III secolo a.C., la Suburra è diventata una parte della città a sè, all’interno della quale la criminalità e i delitti erano all’ordine del giorno: praticare il quartiere, specie nelle ore successive al tramonto, era una vera e propria sfida di vita.
La Suburra era anche il luogo di prostitute, bordelli e bettole poco raccomandabili: sulla storia di quello che sarebbe stato uno dei primi quartieri a luci rosse della storia si sono moltiplicate voci, leggende e testimonianze che parlano di una tolleranza piuttosto accentuata del potere nei confronti del quartiere. In effetti, gli stessi aristocratici e ricchi che avrebbero poi chiesto l’isolamento del quartiere – cingendolo con una muratura che l’avrebbe separato dalla restante città – vi si recavano in visita di notte, per frequentare bordelli e lupanari. I biografi Svetonio e Tacito raccontano che tra le visite più illustre ci fosse quella di Messalina, moglie dell’imperatore Claudio, la quale (indossando una parrucca rossa e truccandosi pesantemente) si prestava ai cittadini del quartiere con il nome di Lisisca, “donna-cagna”.
Tra gli altri nomi illustri che riguardano il quartiere ci sono quelli di Cesare e Marziale, che nacquero proprio all’interno dello stesso, e quello di Nerone, che si recava sotto mentite spoglie all’interno di Suburra per cercare di avere quante più informazioni possibili sulla condizione, sui desideri e sulle opinioni dei cittadini.
Suburra oggi
Oggi Suburra, dopo secoli e secoli di storia in cui nessun imperatore prima, nessun Papa o architetto poi è riuscito a modificare il suo assetto e la sua impostazione, si è uniformato a tutti gli altri quartieri romani, risentendo dell’effetto di globalizzazione ed economia.
Il quartiere è collocato nella zona dell’attuale Quartiere Monti, ai ridossi dei Fori Imperiali e non molto lontano da Quirinale e dalla stazione di Roma Termini. Grazie alla sua centralità, il luogo è diventato piuttosto caratteristico e attrattivo, e – regolandosi di conseguenza – ha deciso di rinunciare a parte del fascino della sua storia per guadagnarne in moda e lusso.
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