Credenze moderne e credenze contemporanee: una storia sociale?

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mobili moderni

La credenza, in Italia, è certamente il mobile che meglio rappresenta la storia degli ultimi cento anni.

In effetti, col passar del tempo, quando l’attenzione all’arredamento da interni divenne un tema à la page e, poi, una tendenza di massa, la credenza mantenne sempre il suo ruolo di catalizzatore delle istanze domestiche. Al contempo, essa è rimasta l’oggetto fulcro di un ambiente chiave della casa: il soggiorno-stanza da pranzo.

La credenza, mobile dal fascino indiscusso e dalla valenza affettiva impareggiabile, viene valutata in base a parametri che variano col modificarsi dei costumi sociali, economici ed alimentari.

Il modo di ricorrere ad una credenza riassume le istanze sociali di una comunità, il rapporto tra generi e quello tra generazioni.

Se pensiamo agli anni Cinquanta, ad esempio, frigoriferi, altri elettrodomestici e credenze moderne sono i primi accessori che ci vengono in mente, come simbolo di una sensazione di riuscita economica, di una comoda facilità a portata di sportello, fatta di disponibilità di alimenti precedentemente insperati!

Credenze moderne e di ogni tempo: catalizzatori di bisogni affettivi?

La credenza, fino a pochi anni fa, era quasi esclusivamente relegata al ruolo di “contenitore” di stoviglie, pochi alimenti speciali e oggetti di uso domestico, anch’essi un po’ particolari.

Le nonne tengono spesso, ancora oggi, le tazzine per gli ospiti e la zuccheriera già pronta nella o sulla credenza. Lo stesso facevano le nostre prozie con i biscottini da tè. Le tazze in porcellana di prima scelta erano spesso posizionate nelle parti visibili della credenza, mentre quelle di uso giornaliero giacevano più sommessamente all’interno di stipetti chiusi.

I bambini sapevano che, nonostante bisognasse aprire con estrema delicatezza gli scomparti di questo mobile, al suo interno avrebbero trovato caramelline e zollette di zucchero, da prendere su invito dei nonni o… alla chetichella…

Riuscita sociale e mobili di casa

Negli anni Sessanta e Settanta, la credenza rappresentava un mobile da esporre con orgoglio ad ogni ospite che venisse in casa. La credenza simboleggiava il successo economico, la sconfitta della fame, le speranze in un futuro ricco di alimenti, possibilità per i figli, comodità offerte dal progresso e dalla tardiva industrializzazione di zone tradizionalmente contadine e povere

Acquistare credenze moderne, per coloro che non disponevano di mobili di famiglia, diventava un modo per riscattarsi da un passato di povertà ed allontanarne lo spettro.

Le riunioni di famiglia, i pranzi domenicali erano spesso organizzati in presenza di questo mobile dal fascino poliedrico: ritrovato di tecnica, design, dimostrazione di un certo benessere, augurio di un agio a venire per tutti.

La padrona di casa si serviva del piano di appoggio della credenza per far stazionare pietanze da servire in un secondo momento, oppur vi disponeva tovaglioli, posate, piatti di ricambio.

E oggi? Credenze e modernità

Oggi, tutti noi abbiamo semplificato i costumi e gli oggetti esposti nel salotto sono più di ordine tecnologico che di arredamento: oggi, chi vuole mostrare di essere lontano da una situazione di povertà e di essere “riuscito” a livello sociale e professionale, non espone la credenza, ma il televisore, possibilmente smart, e con un numero di pollici superiore a 48; vi abbina, quasi sempre, un impianto home theater o, semplicemente, una sound bar per la migliore diffusione del suono.

Nonostante questo, le credenze non sono del tutto scomparse, anzi.

Prima di tutto, anche se TV e casse dello stereo hanno occupato parte dei volumi a disposizione nei salotti, lo spazio per tazzine, piatti e altri oggetti da esposizione deve rimanere. E poi, non meno importante, i designer di interni propongono degli oggetti in grado di riunire in sé l’estetica del mobile (da abbinare, in colori e forme, al tipo di arredamento specifico) e la funzionalità dello stesso, senza dimenticare il richiamo alla modernità della casa, inevitabilmente rappresentata dalla tecnologia di cui sopra.

Che si tratti di credenze in legno laccato o massello o, ancora, con abbinamenti di materiali diversi, le credenze moderne portano con sé, almeno idealmente, un pezzo di storia sociale d’Italia, adattandosi perfettamente all’air du temps!

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