Passaporto: curiosità sul documento di viaggio

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Passaporto: differenze e valore nel Mondo

Il passaporto è uno strumento che viene utilizzato in tutto il mondo per viaggiare da un paese all’altro,  un documento importantissimo, che pur essendo presente in tutte le Nazioni, e senza il quale non sarebbe possibile viaggiare, non è uguale per tutti, infatti ogni Nazione ha una tipologia di passaporto con un valore diverso, ovvero un potere di viaggio diverso.

Il potere dei passaporti

A determinare le differenze è una specie di classifica stilata dal  Passport Index, un’agenzia benchmark globale che stabilisce il potere di uno Stato basandosi sul numero dei paesi che è possibile visitare con un tipo determinato di passaporto, e senza la necessità del visto. Pare che in cima alla classifica per ora ci siano gli Emirati Arabi con ben 167 paesi dove potersi recare sia per vacanze che per lavoro senza il visto.  Nella classifica seguono: la Germania e Singapore con 166 Nazioni visitabili.

Passare la frontiera con lo smartphone

Il passaporto è in pole position nella classifica delle cose da non dimenticare quando si parte per un viaggio all’estero. Ma la sua forma cartacea fra qualche anno potrebbe scomparire se entrerà in vigore il progetto Smart Trust, con il quale verranno modificate le procedure di identificazione dei passeggeri negli aeroporti. Infatti  pare che in un prossimo futuro, abbastanza vicino, si potranno varcare le frontiere utilizzando lo smartphone;  all’interno di questo dispositivo saranno caricati i dati relativi alla propria identità, e le impronte digitali;  quindi il telefono diventerà anche il nostro passaporto.  Sono previste per questo progetto tecnologico le prime sperimentazioni proprio quest’anno negli aeroporti di Lisbona e di Amsterdam.

Passaporto elettronico

In Italia è già abbastanza diffuso il passaporto elettronico,  che ha valore di dieci anni;  all’interno del microchip sono caricati i dati personali, l’immagine digitale del proprietario l’impronta, e  un numero di identificazione, oltre alla firma digitale, che è  impossibile da falsificare. Per richiedere questo passaporto in forma digitale va presentata la domanda alla Polizia di Stato solo online,  in una quindicina di giorni è possibile entrare in possesso del passaporto elettronico.

Le curiosità che non ti aspetti

il passaporto resta comunque  il documento di viaggio più diffuso al mondo, ma pochi sanno che ad esso sono legate alcune curiosità;  ad esempio quando è stato creato il primo passaporto? La prima forma rudimentale di documento di viaggio e citata nel libro di Neemia ovvero nella Bibbia;  dove è possibile leggere un passaggio che parla di un ufficiale persiano, al quale venne rilasciato una lettera dal re Straserse I di Persia. Nel documento veniva chiesto dal re in persona, ai governatori, che vivevano oltre il fiume, di garantire il passaggio sicuro e senza pericoli all’ufficiale persiano attraverso la Giudea.

Il primo documento di viaggio cartaceo

Ma il primo vero passaporto cartaceo venne rilasciato nel Regno Unito, e precisamente da re Enrico V,  che fece creare il documento per i sudditi che avevano necessità di viaggiare e di provare la loro identità;  anche ai giorni nostri il passaporto in Inghilterra viene rilasciato il nome di sua maestà la regina Elisabetta.  Ritornando al discorso del valore di un passaporto,  risulta che quello più potente, come già detto, è quello degli Emirati Arabi;  il potere del passaporto è calcolato sulla base delle relazioni diplomatiche di ogni paese, sulla sicurezza, sulla situazione della politica interna, e di altri aspetti socio-politici. Nella scala dei valori del potere di un passaporto,  possiamo trovare in fondo alla classifica il passaporto iracheno e quello afgano. Infatti sia Iraq che Afghanistan hanno un passaporto che non arriva nemmeno a 35 Nazioni visitabili. Un’altra curiosità poco nota è che il passaporto di Israele non è accettato in 16 paesi.

I colori di copertina

Spesso ci si domanda come mai a secondo del paese di appartenenza il passaporto ha la copertina di colore differente;  la tinta della copertina non è una scelta casuale. La differenza ha una precisa spiegazione: ad esempio nell’Unione Europea il colore predominante è il bordeaux,  mentre in America e nella comunità caraibica il colore scelto per il passaporto è il blu;  due colori che vengono collegati alla storia dei paesi che li hanno scelti;  per l’America il blu è il simbolo del nuovo mondo;  mentre per l’Europa il bordeaux,  che è un derivato del rosso, è  il colore predominante,  rimasto legato al passato comunista europeo. Il bordeaux  è stato adottato di recente dalla Turchia per le copertine dei propri passaporti.

La scelta fuori dagli schemi del verde

Per alcuni paesi dove è praticata la religione musulmana il passaporto ha la copertina verde,  perché questa tinta viene collegata a un significato religioso.  Mentre si  differenzia da tutti gli altri il passaporto svizzero, che ha la copertina rossa con la croce bianca nel mezzo. Il più particolare di tutti è il passaporto della Norvegia che nasconde un segreto molto singolare,  la copertina del documento  norvegese può essere bianca, rossa o blu e  se nel corso delle operazioni di imbarco,  il personale dell’aeroporto mette il passaporto sotto i raggi ultravioletti appare istantaneamente l‘aurora boreale iridescente tra le pagine.

I segreti celati nei passaporti

Questa è caratteristica sembra essere assolutamente unica e irripetibile e anche molto bella da vedere; ma  la Norvegia non è l’unica Nazione che ha un passaporto speciale,  anche il Canada ha strane peculiarità: se il passaporto viene passato ai raggi ultravioletti le pagine prendono vita.  Sul passaporto finlandese invece sono sempre presenti dal 2012 alcune renne in diverse posizioni se si sfoglia libretto velocemente gli animali si muovono prendendo vita come un cartone animato. 

L’originalità dei timbri

Per l’isola di Pasqua, anche se non è una Nazione indipendente, ma facente parte del Cile, il timbro sul passaporto è la raffigurazione delle statue Moai.  Molte Nazioni infatti hanno adottato un timbro che richiama qualcosa di particolare che riguarda il loro paese stesso;  chi si reca in viaggio per visitare il Machu Picchu si ritroverà sul passaporto il timbro con la sagoma della città perduta degli Incas.  Unica Nazione nella Nazione dove non sono attivi i controlli doganali è il Vaticano infatti chi fa ingresso in questo piccolo Paese non si vedrà applicare nessun timbro sul passaporto.

Le innovazioni

In termini di novità possiamo citare la Malesia che è stata la prima nazione nel 1998 ad attivare l’uso del passaporto biometrico. Altra curiosità sconosciuta è che nell’ottocento la foto richiesta sul passaporto poteva essere anche una foto di famiglia.  Invece per molti anni a seguire i passaporti furono sprovvisti di foto. Per chi non lo sapesse esiste il passaporto anche per gli animali;  chi viaggia da un paese all’altro portando con sé il proprio animale domestico,  deve essere munito di un documento specifico intestato all’animale; il documento per gli animali viene richiesto anche se si viaggia all’interno dell’Unione Europea; per limitare la diffusione di malattie infettive,  soprattutto la rabbia.

Il divieto di sorridere nelle foto

Se vi trovate nella necessità di richiedere il passaporto ricordate che la fotografia che va applicata al medesimo, deve essere con il volto ben visibile e non dovete sorridere. Perché esiste un vero e proprio divieto; non si può sorridere nelle foto da applicare al passaporto. Oltre a tutti gli altri passaporti normali esiste anche il passaporto diplomatico, che  viene rilasciato ai presidenti, alle loro famiglie e a tutti gli alti ufficiali di governo, questo tipo di passaporto concede vari benefici;  in America addirittura viene rilasciato con validità a vita, ovvero anche quando scadono gli anni di carica della presidenza. In  termini di rarità invece il passaporto più raro è quello dei Cavalieri di Malta:  un ordine religioso cavalleresco molto antico,  questa tipologia di passaporto viene emessa solo per pochi sceltissimi utenti, in circolazione attualmente non ce ne sono più di 500,  e sono rilasciati solo ai membri del sovrano consiglio; che si occupano di missioni diplomatiche e altre tipologie di interventi politici,  vale solo quattro anni e scade con la fine della carica.

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