Denti: le strisce sbiancanti fai da te sono molto pericolose, i motivi
Da Redazione
Aprile 11, 2019
Un nuovo studio proveniente dall’America ha sottolineato come alcuni prodotti sbiancanti, soprattutto quelli fai da te, possono rovinare i denti e il nostro sorriso. E’ molto appagante avere una dentatura perfetta e un sorriso smagliante, ma non sempre riesce facile ottenerlo. I motivi dell’ingiallimento dei nostri denti possono essere legati a molti fattorie e tantissime persone decidono allora di affidarsi a prodotti sbiancanti e metodi fai da te.
Negli ultimi anni, soprattutto con il boom dei social e dell’era tecnologica, moltissime sono le persone che hanno iniziato a curare di più il loro aspetto fisico, compreso anche il sorriso, perché alla ricerca dello scatto perfetto. La smania di avere una dentatura limpida e senza macchie ha favorito così il prolificarsi della vendita di prodotti specifici allo sbiancamento dell’arcata dentaria.
La nuova ricerca americana, però, ha sottolineato come alcuni di questi e, soprattutto i metodi casalinghi che molti eseguono rifacendosi ai migliaia di tutorial che ci sono in giro per il web, non solo vanno a rovinare lo smalto dei denti ma, entrando in profondità, vanno a danneggiare gravemente la dentina composta da proteine e per la percentuale più alta di collagene.
Lo studio sui prodotti sbiancanti dei denti
Come detto in precedenza, un nuovo studio ha svelato quanto i prodotti sbiancanti possono andare a rovinare i denti. Questo è stato condotto dai ricercatori dell’Università Stockton del New Jersey e presentata durante l’American Society for Biochemistry and Molecular Biology, un meeting scientifico facente parte dell’Experimental Biology organizzato ad Orlando.
Lo studio è stato coordinato e seguito dalla professoressa Kelly Keenan, che insieme ai ricercatori è riuscita a dimostrare come questi prodotti sbiancanti vadino a rovinare la dentina, che si trova nello strato appena sotto lo smalto dei nostri denti
Tantissimi dei prodotti sbiancanti e i metodi fai da te, che mirano a un sorriso candido e brillante, utilizzano tra i vari ingredienti acqua ossigenata mescolata alle fibre di collagene. Il gruppo di ricercatori non ha fatto altro che utilizzare questi composti su una finta dentatura e su del materiale che riproduceva esattamente la dentina.
L’esperimento ha sottolineato dei risultati davvero preoccupanti. Infatti, la dimostrazione pratica ha fatto emergere che le fibre di collagene a contato con le sostanze riprodotte per simulare un prodotto sbiancante si andavano a disintegrare nel giro di soli 10 minuti di posa.
Gli scienziati, inoltre, hanno anche trattato i denti attraverso il sistema in vitro, somministrando sempre i principi attivi, negli stessi materiali e quantità, utilizzati nei prodotti utili a smacchiare la dentatura.
Anche utilizzando la sperimentazione in provetta, gli scienziati hanno constatato come quelle sostanze alterino e modifichino sia lo smalto che la dentina della nostra dentatura. I ricercatori della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia consigliano, quindi, di valutare bene l’utilizzi di questi prodotti sbiancanti consultando, se necessario, anche il proprio dentista di fiducia.
La ri-mineralizzazione del dente
Nonostante gli aspetti negativi evidenziati dallo studio dell’equipe medica americana, fortunatamente possiamo anche dire le alterazioni della struttura sia dello smalto che della dentina, a causa dell’utilizzo dei prodotti sbiancanti, possono essere transitorie.
Questo che vuol dire? I denti hanno una loro dinamicità che riesce a scambiare sostanze adattandosi all’ambiente che li circonda. In questo modo, per tutte quelle persone che hanno subito una alterazione della dentatura sarà possibile indurre una ri-mineralizzazione nei denti, donando così una nuova generazione di cellule e proteine.
Quando sbiancare i denti
E’ vero che avere i denti un po’ ingialliti o più scuri rispetto a quelli bianchissime degli spot pubblicitari può mettere in soggezione, ma attenzione perché non sempre significa che sia il momento adatto per cercare di renderli più candidi utilizzando dei prodotti sbiancanti o, peggio ancora, dei rimedi fai da te.
E’ molto importante, quindi, avere e fare una valutazione molto accurata prima di effettuare uno sbiancamento. In caso di un qualsiasi dubbio potete sempre rivolgervi al vostro dentista di fiducia e concordare con lui i metodi e i prodotti da utilizzare.
L’auto-valutazione porta, molto spesso, a un abuso ed eccesso dei trattamenti e dei metodi fa da te con conseguenti molto sgradevoli e veramente rovinose. Proprio per questo la consulenza ad uno specialista è fondamentale di modo tale che l’approccio con lo sbiancamento sia efficace e soprattutto non rovinoso per i vostri denti.
Che cos’è la dentina
La dentina, della quale abbiamo parlato in precedenza, è la sostanza che rimane tra lo strato dello smalto dei denti, della polpa e del cemento della radice. Questa viene prodotta grazie agli odontoblasti all’interno della polpa dentaria. La formazione della dentina avviene attraverso il processo della dentinogenesi.
La dentina è un materiale molto poroso dal colore giallognolo. Per il 45% questo è una sostanza inorganico mentre per il 33% si tratta di materiale organico e il restante 22% da acqua. La sua durezza è calcolabile attraverso la scala di Mohs con un valore pari a 3 poiché è molto più tenero dello smalto.
La dentina, una volta rovinata ed esposta, può generare il fenomeno dei denti sensibili poiché il suo primo strato va a fungere da ammortizzatore e da cuscinetto con la corona del dente e se è rovinata causa fastidi a contatto con l’aria o con le bevande sia calde che fredde.
La dentina dei nostri denti è un tessuto connettivo e viene mineralizzato da una quantità alta di proteine. Queste ultime, molto preziose per i nostri denti, sono tanto simili al collagene mentre tutto il materiale inorganico in essa contenuto è caratterizzato da moltissimi cristalli di idrossiapatite.
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