Fattorie italiane in ginocchio, Coldiretti invita a non trascurare settore strategico

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In occasione della festività di Sant’Antonio abate, Coldiretti ha ricordato che le fattorie italiane sono in ginocchio. Dal 2008 ad oggi è scomparso, per fare un esempio, un milione di capre, agnelli e pecore.

Poche persone, oggi, vogliono lavorare nelle fattorie; il lavoro è poco remunerato e faticoso. Ecco allora che il numero delle fattorie, in Italia, cala. “Non possiamo, in un momento così di crisi per il nostro Paese, permetterci il lusso di perdere posti di lavoro in un settore così strategico. Quindi, trasparenza piena nella filiera per cogliere quella grande fame di vero cibo italiano che c’è nel mondo e che rende questo settore strategico per dare futuro al nostro Paese e occupazione ai tanti giovani che sempre più si avvicinano al mondo dell’ambiente, dell’agricoltura e del cibo. Dobbiamo fare in modo che questo valore della tracciabilità e del legame con il territorio sia un valore che non riguardi solo alcune filiere, che non riguardi solo i prodotti a denominazione di origine, ma deve riguardare tutta la spesa, tutti i prodotti e tutto il cibo che i consumatori italiani e stranieri possono acquistare”, ha spiegato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

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