Il successo è diventato tanto, e l’ha sicuramente cambiato. Così tanto da divenire irriconoscibile e quasi contraddittorio: si tratta di Federico Lucia, in arte Fedez, il rapper che si è raccontato in uno speciale de “L’Intervista” a Maurizio Costanzo. Si tratta della prima intervista tenuta dal milanese dopo il matrimonio di Chiara Ferragni, definito il vero e proprio evento dell’anno.
Fedez e la sua stessa contraddizione
Si è definito una contraddizione vivente Federico Lucia, in arte Fedez, nel talk show “L’Intervista” ideato e condotto da Maurizio Costanzo. Un rapper senza veli, che ha raccontato il suo cambiamento – imborghesimento, come l’ha definito – costante, che l’ha portato a diventare ai suoi occhi irriconoscibile. La puntata, che andrà in onda nella seconda serata del 17 settembre, vede lo scorrimento di immagini sullo sfondo, mentre il rapper parla della sua vita e carriera.
Il ruolo di Chiara Ferragni nella sua vita
Di sicuro, il rapper considera fondamentale il ruolo di Chiara Ferragni – sua moglie – all’interno della sua vita. “Ci fu da subito un’affinità che era fuori dal comune […] penso che sia una persona estremamente intelligente ed estremamente positiva. Per me è stata una sorta di medicina perché io sono l’opposto,sono una persona molto cinica e poco spensierata…”, ha dichiarato nel talk show.
E, sul carattere di lei: “Quando c’è da vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto io vado verso il vuoto e il problema è che il vuoto ti può anche risucchiare. Lei cerca di vedere il bene e il bello in tutto, di conseguenza riesce a godersi le cose come io non sono mai riuscito a fare prima di lei.”
La sua personalità dopo il successo
Il successo è sicuramente la chiave di volta della personalità di Fedez. Il suo sodalizio con J-Ax, i grandi successi commerciali e molto altro hanno fatto sì che il rapper abbia acquisito una certa personalità. Dopo un grande concerto tenuto a Milano, la collaborazione tra i due rapper è finita dopo molto tempo.
Questo sul suo rapporto col successo: “C’è sempre stata un’urgenza espressiva e la voglia di ampliare il proprio pubblico, non c’è mai stata la ricerca della fama in sé. Il successo mi ha cambiato, mi ha reso ciò che sono, inevitabilmente, nel bene e nel male” svela. “Ciò che volevo essere e anche ciò che non avrei mai voluto essere. Da piccolo avevo delle convinzioni, degli ideali… inevitabilmente sono diventato ciò che ho sempre odiato. Inevitabilmente, il mio imborghesimento artistico e personale mi ha fatto diventare un po’ una contraddizione vivente.”
