Flashbulb memories condizionano la vita di ognuno: ricordi traumatici incancellabili

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Nella vita i ricordi, purtroppo, non sono solo belli. L’esistenza di una persona è costellata anche di eventi poco felici. C’è chi vive traumi e, in tali casi, il ricordo non svanisce mai. Avete mai sentito parlare di flashbulb memories? Con tale termine gli psicologi clinici fanno riferimento alle memorie traumatiche. Una flashbulb memory è un ricordo che resta sempre nella mente anche se passano tanti anni. Un ricordo ‘smagliante’. Le flashbulb memories restano nel cervello e influenzano le nostre azioni, la nostra vita. Il rimprovero di un genitore o di n educatore davanti a tante persone, ad esempio, genera un trauma, un’umiliazione, una mortificazione terribile. Ecco, è proprio questo il momento di quello che gli psicologi chiamano ‘immagazzinamento’. Il cervello ‘immagazzina’ il ricordo traumatico e lo ‘tira fuori’ successivamente, anche tanti anni dopo.

Gli episodi traumatici

‘Il trauma non viene ricordato, ma rivissuto’, dicono molti psicologi. Il corpo rivive quel trauma, non il cervello. Il battito cardiaco, ad esempio, aumenta e si fatica a respirare. Un trauma ritorna e porta il corpo nella stessa situazione di anni prima. Insomma, gli eventi traumatici difficilmente vengono ‘assorbiti’ dal cervello.

Quando un episodio può definirsi traumatico? Per gli esperti esistono dei ‘trigger’ (grilletti), ovvero degli indizi, che si possono scoprire sia dentro che fuori dalla persona.

Chi è stato rimproverato ed umiliato da un genitore in un determinato posto può tornare normalmente, nel corso della sua vita, in quella zona oppure tenderà ad evitarla. Quest’ultimo caso è un chiaro indizio di flashbulb memories.

I triggers

Esistono però anche piccoli indizi che evocano gli episodi traumatici, come la voce di una persona o il comportamento di un’altra. I trigger, comunque, non si trovano solo nel mondo ma anche dentro di noi. Vi è mai capitato di non compiere certe azioni o fare determinate scelte per evitare di ricordare brutti episodi?

Da quanto detto è facilmente intuibile quanto le flashbulb memories condizionano la vita delle persone.

Come superare lo stress post traumatico

L’uomo non è come gli animali, che dimenticano nel giro di poco tempo anche i traumi. Gli esseri umani rammentano per tutta la vita gli episodi traumatici ed il corpo è testimone dei traumi, rivive i brutti episodi.

Gli psicoterapeuti ritengono che l’unica via per superare lo stress post traumatico è quella di fronteggiarlo. Le memorie traumatiche vanno private del loro potere debilitante, in modo che la persona possa nuovamente tornare a vivere liberamente la propria vita.

Flashbulb memories: termine coniato 40 anni fa

Il termine flashbulb memories venne coniato nel 1977 dai ricercatori Roger Brown e James Kulik. I due sostenevano che importanti eventi traumatici sono archiviati in modo completo e forte.

L’idea è che quando accade qualcosa di molto pericoloso o traumatico, non potrebbe esserci il tempo di analizzarlo; il ricordo viene memorizzato e la persona lo riesamina successivamente. Gli psicologi, dopo lo studio condotto da Brown e Kulik, si sono concentrati spesso sulle flashbulb memories.

Brown e Kulik osservarono attentamente diversi eventi traumatici, come l’assassinio di Martin Luther King e di altri personaggi famosi.

Gli esperti americani si resero conto che le persone sono molto fiduciose sulle loro flashbulb memories; si sentono come se tutti i dettagli siano stati preservati.

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