Galan salvato da codicillo: percepirà vitalizio faraonico
Da Redazione
Luglio 30, 2015
Succede anche questo in Italia. Il forzista Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto, è ai domiciliari per aver patteggiato la pena relativa allo scandalo Mose ma, guarda un po’, continuerà a percepire il vitalizio in virtù di una postilla di una legge regionale che prevede la sospensione del vitalizio solamente per chi è stato condannato a una pena superiore ai tre anni e viene interdetto dai pubblici uffici. Galan, dunque, continuerà a percepire il vitalizio, visto che ha patteggiato 2 anni e 10 mesi
Galan non è il solo a continuare a beneficiare del vitalizio. Allo stesso trattamento verrà sottoposto anche Renato Chisso, ex assessore regionale, anche lui messo in manette. Facciamo due conti a Galan. L’ex governatore del Veneto incasserà ben 80.000 euro lordi l’anno, a cui si sommeranno oltre 96.000 euro di Tfr. I tecnici della Regione si sono rassegnati: Galan dovrà per forza continuare a percepire il vitalizio. Tutto ciò è a dir poco paradossale.
Tra gli indignati anche il M5S. Jacopo Berti, capogruppo pentastellato in Consiglio regionale, che reclama una legge di iniziativa popolare per l’eliminazione dei vitalizi. “E’ vergognoso, poi ci si chiede perché i cittadini non abbiano fiducia nelle istituzioni. La casta non andrà mai contro la casta, i partiti non faranno mai una vera legge per abolire i loro stessi privilegi, compresi i vitalizi ai condannati. Noi l’abbiamo sempre sostenuto, è per questo che ci siamo portati avanti e già nei mesi scorsi il M5S veneto ha raccolto più delle 7.000 firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare”, ha asserito Berti. I cittadini non arrivano a fine mese e sono senza lavoro; i ladri, i corrotti e i delinquenti, invece, percepiscono vitalizi faraonici. Che vergogna!
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