Manca poco alle dimissioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, già annunciate al fine dell’anno durante il tradizionale discorso agli italiani.
E’ probabile che Napolitano ufficializzerà le dimissioni mercoledì prossimo, in concomitanza del ritorno del presidente del Consiglio dal termine della presidenza italiana del semestre europeo. Ricordiamo che Giorgio Napolitano è il primo ex comunista inquilino del Quirinale: è in carica dal 2006.
“Mi accingo al mio secondo mandato. E lo farò fino a quando la situazione del paese e delle istituzioni me lo suggerirà e comunque le forze me lo consentiranno, disse Giorgio Napolitano il 20 aprile 2013 nel momento in cui accettò il suo secondo mandato, conscio di uno stallo delle istituzioni nel trovare un suo successore.
Nel corso del suo mandato, Napolitano è stato spesso attaccato da molti politici e non solo per via delle firme apposte su leggi ad personam del governo Berlusconi, come il Lodo Alfano e il legittimo impedimento (aprile 2010), lo scudo per premier e ministri utile a «saltare» le udienze giudiziarie.
L’attuale inquilino del Quirinale è stato anche ascoltato in veste di teste nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia. Durante l’interrogatorio, Napolitano ha rivelato di non essere mai stato al corrente di accordi tra Stato e Cosa Nostra.
