Giovanni Scattone, uomo condannato assieme a Salvatore Ferraro per l’omicidio colposo di Marta Russo, è diventato insegnante di psicologia presso l’istituto professionale Luigi Einaudi di Roma
L’ex assistente di Filosofia del Diritto all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, luogo dove venne uccisa la studentessa Marta Russo, è arrivato in decima posizione nell’Ufficio scolastico del Lazio ed ora si è accaparrato la cattedra. Anche lui, dunque, fa parte di quella schiera di precari che, grazie alla ‘Buona Scuola’ sono diventati insegnanti di ruolo. Le polemiche, ovviamente, non sono mancate.
In questi anni, Giovanni Scattone ha insegnato in varie scuole di Roma. Nel 2011 l’uomo non aveva accettato la proposta di insegnare al liceo Cavour, proprio quello dove si era diplomata Marta Russo.
Tanti precari non riescono ad accettare tutto ciò: non ammettono di essere stati superati da una persona condannata per omicidio. Emblematiche le parole proferite da una prof precaria al Corriere della Sera: “Che io, a più di 50 anni, debba ogni mattina andare fuori Roma perché sorpassata da Giovanni Scattone lo trovo un paradosso. Ciò stride con l’idea della buona scuola che ci era stata promessa e con la mia identità di cittadina sempre obbediente alle leggi. Per me ha il sapore di una beffa sapere che sarà proprio lui, condannato per l’omicidio colposo di una ragazza, a insegnare ai ragazzi la psicologia, cioè il meccanismo delle emozioni e dell’emotività”.
Non possiamo che condividere la rabbia che provano tanti italiani integerrimi, che hanno sempre rispettato il prossimo e lo Stato. Un condannato per omicidio colposo insegnerà in un istituto romano. Scattone si è sempre professato innocente ma, nel 2003, venne condannato in via definitiva a 5 anni e 3 mesi di reclusione per l’uccisione di Marta Russo, ragazza che si stava recando all’università.
Non ci resta che attendere l’accoglienza che gli studenti e le famiglie riserveranno al nuovo insegnante di psicologia dell’istituto Luigi Einaudi di Roma.
