L’Accattone Franco Citti è Morto a Roma: da Muratore ad Attore per Pasolini

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L'Accattone Franco Citti si E' Spento a Roma

L'Accattone Franco Citti si E' Spento a RomaLutto nel mondo del cinema. E’ morto a Roma Franco Citti, attore che venne alla ribalta grazie ad “Accattone”, film diretto da Pier Paolo Pasolini

 

Franco Citti si è spento nella sua città, Roma, dopo una lunga malattia. La notizia è stata diffusa da Ninetto Davoli, amico e collega. Dopo “Accattone” (1961), Citti interpretò film cult come “Mamma Roma” e “Decameron”. Franco lavorò anche assieme al fratello Sergio, noto cineasta.

Ragazzo di borgata, Franco Citti recitava con disinvoltura senza intimorirsi dinanzi alla macchina da presa. Il cinema piaceva molto a Franco, che era diventato un grande amico, oltre che collaboratore, di Pasolini. Il mese scorso l’attore partecipò a una partita di calcio organizzata durante la commemorazione del quarantennale dalla morte del grande scrittore, regista, sceneggiatore e attore.

Prima di diventare attore, Franco Citti, classe 1935,  faceva l’imbianchino a Fiumicino (Roma), la città che gli diede i natali. Il protagonista di “Accattone” descrisse la sua città così:

Fiumicino ai miei tempi era una borgata di baracche e sterrati. Ho vissuto la mia adolescenza in mezzo a ladri, truffatori, papponi, mignotte, spie, ruffiani, cornuti e ubriaconi”.

Citti, insomma, aveva vissuto in un contesto che attraeva molto a uno dei più grandi intellettuali dell’epoca, ovvero colui che lo introdusse nel mondo del cinema: Pier Paolo Pasolini.

Franco e Pier Paolo si conobbero nel 1961 in una pizzeria di Torpignattara, quartiere periferico di Roma. Citti non sapeva chi fosse quell’uomo così distinto e dalle movenze eleganti:

“Mio fratello mi disse che era uno scrittore, ci mangiammo una pizza insieme. Io tutto sporco perché facevo il muratore insieme a mio padre”.

Pasolini era attratto dal contesto di Citti e scritturò subito quest’ultimo in “Accattone” e in altri grandi successi. Affranto per la morte di Franco Citti anche Dario Franceschini, ministro della Cultura:

“La scomparsa di Franco Citti è un grave lutto per il cinema italiano. Attore di straordinaria intensità, legato a Pier Paolo Pasolini fin dall’esordio alla regia in “Accattone”, ha segnato una stagione importante della nostra cinematografia. Nel ruolo di Vittorio, così come negli altri film diretti da Pasolini, ha portato quella poesia di strada che rimarrà per sempre uno dei tratti distintivi del nostro cinema”.

 

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