M5S cambia idea, legge elettorale buona. Scotto: “Non me lo sarei aspettato”

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M5S: ordine del giorno per non modificare Italicum

M5S: ordine del giorno per non modificare ItalicumIl M5S cambia idea ed ora approva la legge elettorale, fino a qualche tempo fa molto osteggiata. Perché questo ripensamento? In un primo momento, i grillini pensavano che l’Italicum fosse uno strumento per toglierli di mezzo; ora, invece, ritengono che sia una legge buona.

Il MoVimento aveva addirittura presentato un ordine del giorno per rendere immodificabile la legge elettorale. A stupire, però, non è stato il fatto che l’ordine del giorno non sia piaciuto ai dem ma che anche molti grillini hanno votato contro. Perché allora è stato presentato tale ordine del giorno? Beh, innanzitutto perché, negli ultimi tempi il M5S è cresciuto molto e con l’attuale legge elettorale, che prevede il conferimento del premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, otterrebbe un indubbio vantaggio in sede elettorale.

Recenti sondaggi dicono che se M5S e Pd andassero al ballottaggio vincerebbe il movimento di Grillo. Ecco perché, ora, i pentastellati vorrebbero rendere immodificabile la legge elettorale. Il Pd, invece, pensa a un cambiamento per tornare al premio di maggioranza alla coalizione. Che situazione complicata in politica! Quale sarà il destino dell’Italicum? Sarà cambiato? Chissà?

L’ordine del giorno presentato recentemente dal M5S è stato firmato nientemeno che da Alessandro Di Battista. Il Pd si è detto stupito del ripensamento dei grillini, così come Sel. Arturo Scotto ha detto:

Questo intervento me lo sarei aspettato dal Pd, che ovviamente difende la legge elettorale che con il voto di fiducia, con una forzatura insopportabile da parte del governo, ha approvato e ha imposto. Non me lo sarei aspettato dai colleghi che, insieme a me, a altri rappresentanti della sinistra e di altri gruppi, hanno firmato presso tutti i tribunali d’Italia i ricorsi sull’Italicum”.

Immediata la risposta del MoVimento. Danilo Toninelli ha affermato:

“Ci sono dei ragazzi che vanno alla scuola dell’infanzia e magari alle prime elementari che avrebbero capito più facilmente di Scotto che questo era un ordine del giorno provocatorio. Il Partito Democratico cambierà la legge elettorale, quando e se il Movimento 5 Stelle vincerà a Roma, a Milano, a Torino o a Napoli. Noi stiamo chiedendo ai signori se hanno il coraggio, perché i suoi leader dicono questo, di non modificare quella legge. E lo devono votare quest’ordine del giorno, a cui noi voteremo contro. Lo devono votare loro, se sono coerenti”.

Ivan Scalfarotto, invece, plaude il passo indietro dei grillini:

“Esprimo soddisfazione per il cambio di linea di M5S che ci ha chiesto formalmente di non cambiare la legge elettorale, che dopo 10 anni abbiamo faticosamente modificato. E’ un bene che con grande ritardo i 5 stelle abbiano finalmente cambiato idea, comprendendo che la legge elettorale è una legge fatta bene che assicura stabilità al sistema. Ci hanno impiegato del tempo ma dopo tanto hanno capito. Bene, meglio tardi che mai…”.

Ha usato toni sarcastici, su Twitter, Andrea Marcucci:

“Quindi presentano ordine giorno per non cambiare #Italicum, poi dicono che era uno scherzo. #M5S in Parlamento come all’Asilo Mariuccia“.

L’Italicum, il M5S e il Pd protagonisti dell’ennesimo siparietto nella politica italiana. E forse siamo solo all’inizio.

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