Michael Cimino è morto: indomabile regista italo americano

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Cinema, Michael Cimino è morto

Un ‘mostro sacro’ di Hollywood, Michael Cimino, è venuto a mancare nelle ultime ore. Il celebre regista aveva 77 anni ed era nato a New York, sebbene avesse origini italiane. L’esordio nel mondo del cinema di Cimino avvenne con “Una calibro 20 per lo specialista”, pellicola diretta assieme a Clint Eastwood, con cui scrisse la sceneggiatura. E’ indubbio che il film più famoso del cineasta di origini italiane è “Il cacciatore (The Deer Hunter)”, che incassò ben 8 Oscar e 9 nomination, nel 1979. Dopo quel film, la carriera di Cimino subì una battuta d’arresto. “I cancelli del cielo” non ottenne molto successo e portò al fallimento la United Artists al crack.

Dopo “Il cacciatore”, Michael Cimino non fu in grado di realizzare un film tale da riscuotere un successo simile: non vi riuscirono neanche “I siciliani”, “L’anno del dragone”, “Verso il sole” e “Ore disperate”. L’indomabile e ribelle regista italo-americano, che ha segnato gli anni ’70, dopo “Il cacciatore” ha diretto solo 7 film, dal 1974 al 1996, e poi ha deciso di spendere il suo tempo alla musica, alla pittura e alla scrittura. Il flop de “I cancelli del cielo”, certamente, non fece bene alla carriera di Michael, che iniziò ad essere snobbato dalla maggior parte dei produttori e dalle grosse major. A lui, però, non gli è mai importato nulla di tutto ciò, non si è mai voluto inginocchiare ai potenti.

Cimino aveva imparato dal suo amico e collega Clint Eastwood che bisogna difendere le proprie opere contro tutto e tutti, e bisogna sempre dire l’ultima parola. Tale atteggiamento lo portò ad essere emarginato da quasi tutte le major. La carriera di Cimino, dunque, subì un tracollo pazzesco. Forse non tutti sanno che il regista de “Il Cacciatore” aveva un cognome, Cimino, derivante da Soriano nel Cimino (paesino in provincia di Viterbo), paese dei suoi avi che, nell’800 emigrarono a New York.

A differenza della maggior parte dei registi americani, Michael non studiò cinematografica in istituti importanti come la UCLA di Los Angeles ma si avvicinò al mondo del cinema quando aveva 30 anni, dopo essersi laureato in discipline artistiche: ecco perché amava molto la musica e l’arte!

Michael Cimino, classe 1939, se n’è andato in punta di piedi ma ha lasciato un grande patrimonio cinematografico. Non potremo mai dimenticare le scene de “Il cacciatore”, film costato 15 milioni di dollari che, a sorpresa, ne incassò oltre 50 milioni solamente negli Stati Uniti. L’addio di Cimino al mondo del cinema risale al 1996, quando uscì “Verso il sole”.

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