Nozze gay, D’Agostino: “Grottesco dare nomi diversi a istituti sovrapponibili”
Da Redazione
Febbraio 11, 2015
Il giurista e docente di Filosofia del diritto presso l’Università di Roma Tor Vergata, Francesco D’Agostino ha così commentato la recente sentenza della Cassazione con cui ha respinto la richiesta di una coppia gay di poter convolare a nozze in Italia: “Non basta dire no ai matrimoni gay, se poi si raccomanda un istituto con una normativa ‘sovrapponibile’ a quella matrimoniale.
“Sia la Corte costituzionale a suo tempo, sia la Cassazione adesso hanno suggerito al Parlamento di seguire la via tedesca, ovvero di non parlare di matrimonio per i gay, ma di convivenze registrate, applicando, però, tutta la normativa prevista per il matrimonio. È grottesco: si suggerisce di dare nomi diversi a istituti che, dal punto di vista giuridico, sono sovrapponibili“, ha spiegato D’Agostino, secondo cui è “aberrante che questo riconoscimento coincida pienamente con la normativa prevista per le coppie coniugate”.
L’unica soluzione per scansare tale “ipocrisia”, secondo il docente, sarebbe il ricorso diritto volontario.
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