Papiri di Ercolano: innovativa tecnica per leggerli, non vengono toccati
Da Redazione
Gennaio 21, 2015
Non è decisamente facile leggere i papiri di Ercolano. C’è bisogno di esperti provenienti praticamente da quasi ogni campo, come l’elettrotecnica, la medicina, la radiologia, la fisica e la filologia. Fango e lava carbonizzarono i papiri e gli sforzi fatti finora per decifrare il contenuto delle pagine è stato ed è immane.
Adesso è stata inaugurata una nuova tecnica, decisamente hi-tech, per recuperare i 450 papiri che ancora non sono stati letti. Nelle ultime ore, all’Università Federico II di Napoli, è stato mostrata la tomografia a raggi X a contrasto di fase, che permette di srotolare i papiri senza toccarli. La scoperta si deve all’equipe di studiosi diretta dal fisico Vito Mocella, dell’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Napoli, ma anche ai ricercatori del Centro nazionale delle ricerche scientifiche francese.
“A rendere complicata la lettura è l’inchiostro utilizzato, costituito prevalentemente da nerofumo la cui densità è praticamente identica a quella del foglio di papiro carbonizzato dall’eruzione, rendendo impossibile l’utilizzo di tecniche a raggi-X classiche. Il nuovo metodo utilizzato si è rivelato invece efficace per distinguere i due materiali”, ha asserito lo studioso Mocella.
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