Passeggia con una lince del deserto per le vie di Milano: animale pericoloso

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C’è chi porta a passeggio i cani e chi i caracal, ovvero le linci del deserto. Questi ultimi sono pericolosi animali selvatici che certamente non vanno portati a spasso per le vie delle città. Eppure, in queste ore, è stata diffusa sui social la foto che ritrae una ragazza che, a Milano, cammina con il suo caracal, al guinzaglio, come se niente fosse. Secondo l’amministrazione, quel caracal rappresenta un serio rischio per l’incolumità dei cittadini.

La foto della lince del deserto su Facebook

‘Diffondiamo la foto di un caracal, felino selvatico che vive in Africa e Asia, pericoloso per l’incolumità di tutti, a passeggio al guinzaglio per Milano. Aiutateci a trovarlo’. Così inizia l’appello che Palazzo Marino ha diramato sui social.

L’appello dell’amministrazione meneghina è corredato anche dalla foto che ritrae, a Piazzale Loreto, la ragazza a passeggio col caracal.

Chi possiede un caracal non solo è un pericolo, visto che non è un animale domestico, ma infrange anche la legge 150 del ’92 sugli animali protetti o che costituiscono un pericolo.

L’appello ai cittadini

‘Chiediamo l’aiuto dei cittadini, in quanto è necessario comunicare al proprietario di portare l’animale al più vicino comando carabinieri forestali, che fornirà le indicazioni su come comportarsi’, continua l’invocazione di Palazzo Marino.

Il caracal è anche conosciuto col nome di ‘lince del deserto’ o ‘gatto rosso’ e non si può assolutamente portare a passeggio come un cane o un gatto. Adesso il Comune di Milano, mediante Facebook, chiede aiuto agli internauti per risalire all’animale selvatico.

Animale selvatico massiccio e veloce

Il caracal, a prima vista, sembra un gattopardo: è alto circa mezzo metro e pesa tra i 14 e i 20 kg. La coda è lunga circa 25 cm. Il capo è piccolo, le orecchie invece grosse e appuntite.

La lince del deserto è riconoscibile anche per la macchia scura attorno al muso. Esistono due varietà di caracal: rosso-bruno e grigio.

I commenti sui social

Il Comune di Milano spera che qualcuno possa presto risalire a quella lince del deserto immortalata nelle vicinanze di Piazzale Loreto. Intanto sui social piovono commenti.

‘Il caracal è principalmente notturno. La sua biologia non è ancora ben conosciuta. È un felide solitario che non si accoppia che nella stagione degli amori. Di giorno si nasconde nelle tane delle volpi e del porcospino. Quando il tempo è coperto il caracal a volte esce in pieno giorno per la caccia’, declama uno stralcio di commento postato da un internauta evidentemente esperto di grandi felini.

Lince del deserto molto rispettata nell’antico Egitto

Forse la ragazza milanese credeva di trovarsi nell’antico Egitto, dove la lince del deserto veniva usata per andare a caccia.

Il caracal ha una storia millenaria e, a dispetto di quanto pensano molti, non è imparentato con le linci. Il robusto felino era molto stimato dalle persone che vivevano nei pressi delle sponde del Nilo, tanto è vero che era collegato alle divinità di Mafdet e alle Pakhet.

Nel sito di Beni Hasa sono stati scoperti vari affreschi ritraenti i caracal. In Egitto, inoltre, sono state rinvenute tante mummie di tale animale selvatico.

La lince del deserto viene usata anche oggi in diverse zone dell’Afghanistan e dell’Iran per cacciare uccelli. Si sfruttano le sue doti fisiche: è potente e veloce.

In Italia è vietato possedere tali felidi.

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