Pidocchioso, il termine napoletano più curioso: ma cosa vuol dire?

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Napoli con la sua cultura tanto peculiare attira spesso l’attenzione del resto d’Italia. In particolar modo con i suoi termini e detti proverbiali tanto curiosi ma con un significato profondo. Ed è la stessa cosa che vale quando si  usa la parola pidocchioso, o detto in napoletano “purucchius”. Ma cosa vuol dire?

Il significato del termine pidocchioso

A Napoli, dicesi pidocchioso un soggetto avaro, attaccato ai soldi, che non spende nemmeno un euro per offrire un caffè. Si tratta di persone che amano il denaro e che si privano anche di un agio pur di conservare. Motivo per cui l’epiteto ben si adatta a chi di mentalità è proprio gretto e tirchio.

Il termine deriva dal pidocchio, ossia un minuscolo insetto che per vivere succhia il sangue altrui, e si stanzia tra i capelli e i vestiti dell’uomo.

Quanto il termine pidocchioso è volato in altre culture?

Molti dei termini napoletani, forse grazie al popolo che migra, o semplicemente per la simpatia dei loro significati, sono volati nelle altre culture e negli altri dialetti. Non a caso, la parola pidocchioso esiste pure in altri dialetti e lingue europee e la si trova pure nella favola di La Fontaine, L’avaro e il suo compare. Invero, la parola è strettamente legata a diverse accezioni tra cui gretto, smunto, emaciato, tirchio.

Nella lingua napoletana il termine “purucchius” deriva da pediculus dal momento che il pidocchio è un insetto che striscia. Questo stesso comportamento, figuratamente parlando, lo assume la persona tirchia che piange miseria e quasi elemosina pur di non spendere il proprio denaro o i propri averi, vivendo così sulle spalle degli altri.

È palese quindi che, sia detto in italiano tirchio, o in napoletano pidocchioso, un tizio legato ai soldi non ha nulla di generoso nella sua indole se non la voglia di accumulare denaro per sé, senza spenderlo.

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