Prince, Judith Hill parla del malore sul jet privato: “Pensai fosse morto”

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Prince, Judith Hill narra ultimi momenti prima della morte

Prince. Ancora dettagli sui suoi ultimi giorni di vita. A fornirceli, stavolta, è stata Judith Hill, cantante che il ‘folletto di Minneapolis’ apprezzava molto. La settimana prima del decesso, Prince si sentì male sul suo jet privato, dopo un concerto ad Atlanta. Judith era con lui e con il suo assistente:

“I suoi occhi si sono immobilizzati; poi si è come addormentato. Lo guardavo in faccia e mi sono accorta di un cambiamento nei suoi atteggiamenti. Stavamo cenando con pasta e verdure e chiacchierando di musica… Il tempo di arrivare in ospedale e Prince aveva già ripreso conoscenza. Mi sentii sollevata perché pensai fosse morto”.

La Hill ha rivelato al New York Times che, una volta arrivato in ospedale, i medici iniettarono al cantante di “Purple Rain” del Narcan, un medicinale che salva chi ha assunto molti oppiacei. La celebre popstar, infatti, si sarebbe sentita male a causa di un’overdose di antidolorifici oppiacei. Il ‘folletto di Minneapolis’ venne ricoverato una settimana esatta prima della sua morte: la notizia rimbalzò subito sui principali siti web e sulle riviste e giornali di tutto il mondo. Prince rassicurò i suoi fan, imputando alla stanchezza il suo malore. Altro che stanchezza! L’artista passò a miglior vita la settimana dopo, gettando nello sconforto i suoi fan e i parenti. La Polizia di Minneapolis indaga ancora sulla morte di Prince perché ci sono ancora molti punti da chiarire. In particolare, gli agenti stanno cercando, nella sua casa e nel suo jet privato eventuali farmaci, droghe o prescrizioni di farmaci. Sembra che il cantautore assumesse da anni il Percocet, un antidolorifico che leniva un lancinante dolore all’anca che, nel 2010, lo portò a sottoporsi a un intervento chirurgico.

Tutti quelli che avevano visto Prince prima dell’atterraggio d’emergenza a causa di un malore hanno riferito che l’artista non sembrava minimamente malato, anzi era energico e sorridente. Cosa è successo allora? E’ stato senz’altro quell’overdose di oppiacei a farlo sentire male. Cinque giorni prima di morire, l’artista di Minneapolis si era recato nel suo negozio di musica prediletto, l’Elecrtic Fetus, e un commesso rimase sconcertato per le sue condizioni precarie:

“Tutti quelli che lo hanno visto quel giorno concordano nel dire che era pallido e che sembrava molto debole, sembrava in una condizione molto diversa da quella in cui eravamo abituati a vederlo.

Perché è morto Prince? Per il cognato Maurice Philipps il malore dell’artista è stato dovuto alla sua irrefrenabile voglia di lavorare. Pare che, prima di passare a miglior vita, Prince lavorò per 154 ore di seguito, senza dunque fermarsi mai.

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