Riforma fiscale avvantaggia Berlusconi? Renzi: “Strampalate ipotesi”

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“I decreti delegati sul fisco segnano una rivoluzione nel rapporto tra fisco e cittadini, tra fisco e aziende. La logica che il Parlamento ha affidato al Governo è molto chiara: recuperare più soldi dall’evasione, depenalizzando laddove possibile e contestualmente aumentando sanzioni e pene per i reati che rimangono tali… Oggi in Italia meno di cento persone su sessanta milioni scontano pene per reati tributari. Il che è assurdo, se pensiamo alle stime, incredibili, dell’evasione nel nostro Paese. Si tratta dunque di cambiare in modo radicale. Questo è l’obiettivo del Governo”. Lo ha detto oggi il premier Renzi, dopo le voci sul presunto favore a Silvio Berlusconi della riforma fiscale.

“Di tutto abbiamo bisogno tranne che dell’ennesimo dibattito sul futuro di un cittadino, specie in un momento come questo dove qualcuno teorizza strampalate ipotesi di scambi politici-giudiziari, anche alla luce del delicato momento istituzionale che il Paese si appresta a vivere… il Presidente del Consiglio dei ministri ha chiesto questa mattina agli uffici di non procedere alla formale trasmissione alla Camera del testo approvato in Consiglio dei Ministri. La proposta tornerà prima in Consiglio dei Ministri, poi alle Commissioni, quindi di nuovo in Consiglio per l’approvazione definitiva entro i termini stabiliti dal Parlamento e cioè entro marzo 2015″, ha aggiunto Renzi.

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