Riforme, opposizioni lasciano Aula: Aventino dopo 90 anni

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Le opposizioni lasciano l’Aula perché non accettano il testo relativo alle riforme costituzionali: dopo 90 anni è Aventino.

Il premier Renzi non si va intimorire dall’ateggiamento delle opposizioni e va avanti: “Non mi faccio certamente ricattare da Grillo sulle riforme costituzionali. Le richieste del Movimento 5 stelle sul referendum non sono condivisibili. Il percorso delle riforme andrà avanti e non ci faremo bloccare da nessuno. Se le opposizioni minacciano di non partecipare al voto sulle riforme è un problema loro, non nostro”, ha asserito Renzi.

“Lo strappo della seduta fiume è un atto che segnerà per molti anni la cifra della democrazia in questo Paese. Qui nessuno vuole bloccare nulla, se non pretendere di poter esprimere la nostra posizione alla luce del sole, ma il potere esecutivo sta provando a mettere sotto scacco il potere legislativo e per questo abbandoniamo l’Aula”, ha spiegato Arturo Scotto, capogruppo di Sel.

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