Oggi, 2 settembre 2016, doveva essere un grande giorno per Samsung, il giorno del debutto del nuovo Galaxy Note 7. Invece no. Il device mobile rischia di esplodere e prendere fuoco, quindi ne è stata bloccata la vendita.
La batteria si surriscalda troppo
Il mega richiamo, senza precedenti, è conseguente ad episodi non proprio felici. Diversi Samsung Galaxy Note 7, infatti, sono scoppiati ed hanno preso fuoco. Il motivo? Pare che la batteria si surriscaldi troppo. Ancora il colosso sudcoreano non se sia difettosa la batteria o il sistema di ricarica. Fatto sta che 35 dispositivi sono stati ritenuti guasti. Duro colpo per molti rivenditori, pronti a smerciare in poco tempo il nuovo Galaxy Note. In molti store del mondo gli smartphone erano già stati allestiti nelle vetrine. Le vendite del nuovo Galaxy Note sono partite in Corea del Sud lo scorso 19 agosto 2016: sono già stati venduti 400.000 esemplari. Adesso la battuta d’arresto per le batterie che si surriscaldano in tempi record. Samsung ha diffuso un comunicato in cui sottolinea che le vendite sono interrotte per accertamenti qualitativi.
Bella notizia per Apple
Il noto tabloid Il Sole 24 Ore ha reso noto di aver appreso che le vendite del nuovo Samsung Galaxy Note 7 sono state interrotte anche in Italia. Del resto, tutti gli italiani che avevano prenotato la nuova ‘perla tecnologica’ sudcoreana non erano stati contattati da Samsung Italia per il ritiro. Duro colpo, dunque, per il colosso dell’hi-tech, che ora soffrirà non poco la concorrenza dell’iPhone 7, che verrà svelato dalla Apple il prossimo 7 settembre. Certamente, il blocco delle vendite farà irritare tutti coloro che avevano prenotato il Galaxy Note 7, magari snobbando, per una volta, Apple. Passo falso di Samsung che contribuirà a favorire il colosso di Cupertino.
La percentuale dei device con problemi è esigua ma, giudicando le numerose prenotazioni, Samsung ha pensato alla sospensione delle vendite. Meglio non correre rischi. Non si sa quando il nuovo Galaxy Note 7 potrà essere acquistato. Dovrà passare almeno un paio di mesi.
